SOLIDARIETA'
Filippo, colpito dal fulmine, e Masawoud, arrivato col barcone: i premiati dall'Unesco
Sabato nell’Auditorium del Museo Universitario di Chieti l’evento con “Lo sport per la solidarietà: i diritti e un futuro di pace” con il Centro Studi Sport e Valori
CHIETI. Sabato 6 aprile, alle ore 17.30, nell’Auditorium del Museo Universitario di Chieti in piazza Trento e Trieste, l’evento con “Lo sport per la solidarietà: i diritti e un futuro di pace”. Un momento di incontro e dibattito voluto dal Club per l’UNESCO di Chieti e dal Centro Studi Sport e Valori per celebrare la Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace che cade ogni anno proprio il 6 aprile. Un’occasione per celebrare, per il terzo anno consecutivo, chi, attraverso lo sport, è riuscito a incarnare i valori della pace, della giustizia e della fratellanza tra i popoli. In un momento storico molto particolare come quello attuale, segnato da guerre profonde anche a pochi chilometri dall’Europa, l’appuntamento di sabato ha una valenza anche più significativa per le storie che verranno raccontate in quella circostanza.
Una fra tutte quella di Moro Masawoud, attualmente giocatore del Chieti calcio la cui storia è un grande segnale di riscatto attraverso lo sport. Arrivato in Italia, a Palermo, con un barcone e con un sogno: giocare a calcio. E tutto inizia a Partinico nell'accademia per talenti internazionali fondata da Francesco Tola, un insegnante che fa anche il dirigente sportivo. Il bello dello sport, dunque, che riesce a dare un sorriso a chi sembra non meritarlo o averlo perso; come nel caso della S.F.A. Sport for All Pallamano Montesilvano, la prima realtà nella cittadina pescarese a proporre attività di Pallamano, Pallamano in Carrozzina, Biliardo e Biliardo in carrozzina.
Un bellissimo progetto di sport e inclusione che è nello spirito della Gladius Pescara Centro Tecnico A.C. Milan che, da oltre 12 anni insegna, ai bambini e ragazzi, come il calcio sia in primis divertimento, rispetto dell’avversario e sostegno del compagno di squadra. La squadra del cuore, la forza di urlare quel nome quando ti risvegli dal coma a 13 anni perché colpito da un fulmine mentre giocavi a pallone, questo è accaduto al piccolo Filippo D’Alessandro del River 65.
Un pomeriggio ricco e inteso dunque che vedrà come relatori: Cinzia Di Vincenzo, Presidente Club per l’UNESCO Chieti; Luigi Milozzi, fondatore del Centro Studi Sport&Valori e Francesca Di Giuseppe blogger di Postcalcium. Nell’occasione, alla presenza della madrina dell’evento, la campionessa olimpica di ginnastica ritmica Fabrizia D’Ottavio, saranno annunciato le date e tutte le novità che quest’anno rivoluzioneranno e arricchiranno la terza edizione del Premio Nazionale Terrazza d’Abruzzo. In programma anche due momenti musicali affidati ad Alfredo Scogna con le canzoni di Fabrizio De Andrè e al baritono Christian Latorre.