Fiume Trigno «Il pesce può essere mangiato»

SAN SALVO. L’arsenico è sparito e i controlli sulla salmonella che vengono fatti sono confortanti. Il Trigno sta guarendo. Lo hanno riferito ieri i tecnici dell’Arta alle autorità che hanno preso parte al tavolo tecnico sulla salute del fiume che segna il confine fra Abruzzo e Molise. Il summit è stato convocato dal presidente della Provincia, Enrico di Giuseppantonio, per tranquillizzare la popolazione della vallata e i pescasportivi. All’incontro c’erano i rappresentanti del Wwf e del Consorzio Negri sud, l’assessore provinciale all’ambiente, Eugenio Caporella, e il consigliere delegato Giovanni Staniscia.

«La Provincia ha avviato controlli sull’intero percorso fluviale grazie alla polizia provinciale e ai colleghi di Campobasso e Isernia. Occorre dare continuità ai controlli e riunirsi periodicamente per garantire una costante informazione sullo stato di salute del fiume e fugare le perplessità delle associazioni dei pescasportivi», ha detto Di Giuseppantonio. «Al momento assicuro che non esistono motivi per vietare il consumo del pesce fluviale», ha sostenuto il presidente. «La Provincia sarà la base operativa di raccolta e smistamento dei dati», ha poi annunciato Di Giuseppantonio. «Solleciterò tutte le istituzioni abruzzesi e molisane al monitoraggio e alla gestione delle acque del Trigno. La Provincia avrà i riflettori puntati sul fiume».

L’incontro si è concluso con un invito. «Quanti hanno a cuore le sorti del Trigno prendano spunto da questo tavolo per occuparsi in futuro in modo sistematico e condiviso dello stato di salute di tutti i fiumi della nostra provincia, preziose risorse naturali da tutelare con severità in considerazione delle tante implicazioni che un loro eventuale inquinamento potrebbe avere sulla salute collettiva e l’immagine del territorio». (p.c.)

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