Chieti

Frane, l’appello di 200 sfollati a Chieti: «Fate presto, siamo senza casa: abbiamo perso tutto dopo tanti sacrifici»

29 Aprile 2025

Dissesto idrogeologico, allarme a Sana Maria. Il racconto nella sala consiliare della Provincia di chi è stato sgomberato

CHIETI. Sala consiliare della Provincia gremita per il convegno sulle frane organizzato dall’associazione Theate Magnum, presieduta da Federico Gallucci, insieme all’avvocato Monica D’Amico. Diversi i relatori tra i quali, però, non sedeva il sindaco Diego Ferrara, che ha avuto modo di rimarcare alla vigilia il mancato invito. Il sindaco era in seconda fila tra il pubblico, accanto al presidente del comitato Santamaria Ettore D’Orazio, e proprio dietro al suo vicesindaco Paolo De Cesare. Al di là degli interventi previsti nel programma, Gallucci e D’Amico hanno voluto dare voce anche ai quasi duecento residenti di Santa Maria che hanno dovuto lasciare le abitazioni a rischio frana. A chiudere l’appuntamento è stata infatti una di loro, Vittoria Zuccarini. Il suo incisivo appello a «fare presto» è stato tra i principi ispiratori del convegno.

I RELATORI «Abbiamo voluto ascoltare gli interventi degli esperti», spiega Gallucci, «e dei rappresentanti parlamentari che siedono all’interno della commissione d’inchiesta per il rischio idrogeologico, Luciano D’Alfonso e Guerino Testa, ma abbiamo voluto far parlare anche chi vive il problema in prima persona, dando voce, attraverso Vittoria, a tutte le famiglie che hanno dovuto lasciare casa. La politica ha dimostrato il suo valore più alto, dando prova di saper andare al di là degli steccati di fronte ai grandi temi. Lo abbiamo visto nei due interventi di Testa e D'Alfonso che si sono richiamati l’un l’altro». A prendere la parola sono stati il geologo e docente universitario Enrico Miccadei (delegato del rettore alla terza missione), il geologo Catia Di Nisio, il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Chieti Massimo Staniscia, quello dell’Ordine degli architetti Daniele Schiazza, il comandante dei vigili del fuoco di Chieti Luca Verna, l’ingegnere Giovanni Masciarelli e l’architetto Roberto Mascarucci che ha tirato le conclusioni insieme al commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini.

VOCE ALLE FAMIGLIE L’ultima parola è stata quella di Vittoria Zuccarini, 27 anni, residente del condominio Smeraldo, sgomberato a gennaio dell'anno scorso. «Il 25 gennaio 2024 la mia vita è cambiata completamente», sottolinea la ragazza, «in seguito all’ordinanza che ci ha imposto lo sgombero. È un anno e mezzo che sono fuori casa, la casa dove sono nata, cresciuta e ho vissuto. La casa dove sono le mie radici, il mio punto di riferimento. La mia famiglia è stata costretta a dividersi, perché è stato difficile trovare una casa, un luogo, un appartamento che potesse contenere quanto meno l'essenziale. Sono stata costretta a gettare via i miei ricordi. Intervengo non per cercare pietà ma per raccontare quella che è la situazione attuale che sto vivendo. Quello che auspico è una certezza, una sicurezza, non economica, ma di ritrovare un luogo dove poter ripartire, un posto dove la mia famiglia possa ritrovarsi tutta unita». Con queste parole la ragazza ha cercato di far capire «il trauma di chi ha perso tutto dopo una vita di sacrifici, i silenzi di chi ci circonda, la rabbia di chi si sente dimenticato». E ha chiesto che non si perda altro tempo e si affronti la problematica «con urgenza».

SINDACO ESCLUSO A tornare sulla polemica della vigilia, il mancato invito del sindaco a sedere al tavolo dei relatori, è stato l’onorevole D'Alfonso, liquidando la querelle con il termine «incomprensione». Il parlamentare dem ha annunciato anche di aver interessato, insieme a Testa, la commissione d’inchiesta sul rischio idrogeologico di cui è vicepresidente che dunque approfondirà il caso.

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