Fuochi colpiscono la folla, 20 feriti
Panico alla festa del paese per una batteria di giochi pirotecnici difettosa.
TORREVECCHIA. La festa della Madonna della Libera domenica, era finita, restava da far brillare l’ultimo colpo dell’ultima cassetta di fuochi, che però invece di scoppiare verso l’alto ha deviato orizzontalmente colpendo un gruppo di persone in procinto di tornare a casa. Erano passate appena le 23. Sangue da tutte le parti, urla, il pianto disperato dei bimbi, fuggi fuggi generale e poi il suono delle sirene delle ambulanze del 118 hanno infranto la gioia ormai assonnata di una festa che si stava per concludere. Venti le persone che si sono fatte medicare negli ospedali di Chieti, Pescara e Ortona. Nessuno ferito in modo gravissimo. La massima prognosi l’ha avuta una giovane donna Martina Miccoli, di 25 giorni, ricoverata al policlinico di Colle dell’Ara, anche se sembra che nella mattinata di ieri la situazione dei feriti fosse un po’ più seria.
Del resto la scena che che si è vista dopo lo sparo deviato, a pochi metri dalla chiesa della Madonna della Libera, era davvero impressionante. Schegge impazzite che hanno colpito una ventina di persone al volto, alle orecchie, alle gambe, al ventre e alle braccia. Una maestra Luana Rabottini è stata ferita al naso, un altro torrevecchiano Isidoro Wanda si è ferito alla gamba così come una bimba di 3 anni che ha avuto diversi punti di sutura. Solo qualcuno ha riportato soltanto un graffio che ha medicato a casa. Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Chieti alta e del nucleo operativo e radiomobile. I militari hanno sentito molti testimoni e verificato la regolarità delle varie autorizzazioni, compreso il sopralluogo dei vigili del fuoco, regolarmente eseguito prima della manifestazione.
Tuttavia i carabinieri hanno sequestrato l’attrezzatura utilizzata dal fuochista e i residui della batteria di colpi. Sono stati identificati il legale rappresentante della «Fire Flash» di Pescara, ditta che ha preparato lo spettacolo pirotecnico e l’operatore che ha eseguito gli spari. I carabinieri hanno quindi trasmesso la relazione dell’accaduto alla procura della repubblica che ha aperto un fascicolo di indagine. La festa della Madonna della Libera in genere si svolge la prima domenica di maggio. Ma quest’anno, dopo la tragedia del terremoto che ha colpito L’Aquila, in segno di rispetto, il comitato organizzatore l’ha rimandata alla prima domenica di luglio. E tra l’altro anche l’altro ieri mattina non c’era molto entusiasmo e una gran voglia di festeggiare per le condizioni metereologiche incerte. Alla fine il comitato ha deciso di procedere alla celebrazione. Così dopo la processione e la messa del vespro, i teatini hanno goduto della parte ludica, purtroppo finita male.
Del resto la scena che che si è vista dopo lo sparo deviato, a pochi metri dalla chiesa della Madonna della Libera, era davvero impressionante. Schegge impazzite che hanno colpito una ventina di persone al volto, alle orecchie, alle gambe, al ventre e alle braccia. Una maestra Luana Rabottini è stata ferita al naso, un altro torrevecchiano Isidoro Wanda si è ferito alla gamba così come una bimba di 3 anni che ha avuto diversi punti di sutura. Solo qualcuno ha riportato soltanto un graffio che ha medicato a casa. Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Chieti alta e del nucleo operativo e radiomobile. I militari hanno sentito molti testimoni e verificato la regolarità delle varie autorizzazioni, compreso il sopralluogo dei vigili del fuoco, regolarmente eseguito prima della manifestazione.
Tuttavia i carabinieri hanno sequestrato l’attrezzatura utilizzata dal fuochista e i residui della batteria di colpi. Sono stati identificati il legale rappresentante della «Fire Flash» di Pescara, ditta che ha preparato lo spettacolo pirotecnico e l’operatore che ha eseguito gli spari. I carabinieri hanno quindi trasmesso la relazione dell’accaduto alla procura della repubblica che ha aperto un fascicolo di indagine. La festa della Madonna della Libera in genere si svolge la prima domenica di maggio. Ma quest’anno, dopo la tragedia del terremoto che ha colpito L’Aquila, in segno di rispetto, il comitato organizzatore l’ha rimandata alla prima domenica di luglio. E tra l’altro anche l’altro ieri mattina non c’era molto entusiasmo e una gran voglia di festeggiare per le condizioni metereologiche incerte. Alla fine il comitato ha deciso di procedere alla celebrazione. Così dopo la processione e la messa del vespro, i teatini hanno goduto della parte ludica, purtroppo finita male.