professionisti contro la riforma
Fusione Consorzi industriali «Penalizzato il Vastese»
VASTO. «Un ulteriore atto di marginalizzazione del territorio». L’associazione professionisti del Vastese insorge contro la riforma dei Consorzi industriali avviata dalla Regione e che prevede la...
VASTO. «Un ulteriore atto di marginalizzazione del territorio». L’associazione professionisti del Vastese insorge contro la riforma dei Consorzi industriali avviata dalla Regione e che prevede la fusione degli enti consortili abruzzesi per far posto all’Arap, l’Azienda regionale delle attività produttive.
«Non possiamo che esprimere grande preoccupazione», attacca il sodalizio presieduto dall’architetto Laura D’Alessandro, «vedere ancora una volta le sedi decisionali spostate dal territorio vastese, rappresenta un ulteriore atto di marginalizzazione della nostra zona. Sarebbe necessaria una presa di posizione di tutte le forze politiche, sociali, economiche e professionali, nell’ambito di una riforma comunque discutibile, per reclamare nelle sedi opportune e con atti istituzionali, un ruolo di maggior peso per il territorio che comunque partecipa alla riforma con quote patrimoniali di gran lunga maggioritarie rispetto agli altri Consorzi industriali della Regione».
L’associazione di tecnici invita tutti i soggetti, in particolare le aziende, ad approfondire la riforma e «a valutare gli effetti economici certamente negativi che ricadranno sulle aziende stesse e sul comprensorio».
Nei giorni scorsi analogo appello era stato rivolto da Agostino Monteferrante, ex segretario del Pd di San Salvo ed oggi a capo del comitato dei renziani, secondo il quale la riforma dei Consorzi industriali è «l’ultimo atto di spogliazione di un territorio già troppo marginalizzato rispetto al resto della regione». Per questa ragione Monteferrante aveva chiesto a tutti i consiglieri comunali, in particolari a quelli eletti nel Partito democratico, di aprire una discussione nelle assemblee civiche dei comuni interessati.
La riforma, contro la quale sono stati presentati dei ricorsi, è partita due anni fa quando il consiglio regionale approvò a maggioranza la legge di riordino delle aree produttive. La normativa prevede la fusione dei sette Consorzi abruzzesi in un unico soggetto, cioè l’Arap. Il nuovo ente sarà dotato di consiglio di amministrazione, nominato dalla Regione, collegio dei revisori, assemblea e avrà sede temporanea a Pescara. Il patrimonio di questo nuovo soggetto giuridico sarà di circa 26 milioni, di cui ben 11 proverranno dal consorzio Vastese (dato sottostimato) con una quota del 42% rispetto a quello complessivo che costituirà l’Arap.
Se a questo si aggiunge che la quota della Val di Sangro è pari al 22 %, due consorzi su 6 parteciperanno con circa il 65% e la sede sarà temporaneamente a Pescara. (a.b.)
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