Genitori uccisi, nuovi accertamenti del Ris

VASTO. Nuovi accertamenti tecnici irripetibili ieri mattina nella caserma dei Ris di Roma nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Adele Tumini, 68 anni, e del marito Emidio Del Vecchio, 72 anni. Le perizie di natura biologica sono state fatte su nuovi reperti prelevati nella casa dell’omicidio. Agli esami hanno assistito gli avvocati Raffaele Giacomucci e Gianni Menna. Il primo è il difensore di Marco Del Vecchio, 38 anni, il figlio delle vittime ritenuto l’autore del delitto. Menna è l’avvocato della sorella di Marco, Nicoletta, che si è costituita parte civile. Al loro fianco anche i periti. «Alla dottoressa Roberta Bruzzone, nostro perito di fiducia, si è aggiunto il dottore Nicola Caprioli», fa sapere l'avvocato Menna.

Gli investigatori stanno concentrando le indagini sulla scena del delitto. La casa dopo il duplice omicidio è stata meticolosamente ripulita. «Ciononostante, su diversi oggetti sono state ritrovate numerose tracce di sangue che gli investigatori hanno acquisito con il metodo del tampone sterile», rimarca il legale della parte civile.

Marco Del Vecchio si dichiara innocente. «Ne ha tutto il diritto», afferma Menna. «Noi aspettiamo con estrema serenità di conoscere gli elementi che lui addurrà per discolparsi oltre alle calunniose denunce per diffamazione fatte all’autorità giudiziaria nei confronti della mia cliente, la sorella Nicoletta. Potrebbe utilizzare la stessa loquacità, spigliatezza e capacità verbale per spiegare ai magistrati dove si trovava il pomeriggio del 17 novembre mentre i suoi genitori venivano trucidati»,commenta l'avvocato.

Il collega Raffaele Giacomucci in più d’una occasione ha replicato ricordando che contro Del Vecchio ci sono indizi ma non prove. A maggiore ragione assumono ancora più importanza gli accertamenti fatti ieri nella Capitale. I risultati non arriveranno però prima di un mese. E intanto Marco Del Vecchio insiste nel volere uscire dal carcere. (p.c.)

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