Gli studenti dell’Erasmus in visita a Ripa Teatina
RIPA TEATINA. Nei giorni scorsi, a Porta Gabella a Ripa Teatina, l’Istituto comprensivo Buonarroti di Ripa e Torrevecchia ha accolto la delegazione composta da studenti e insegnanti di diversi paesi...
RIPA TEATINA. Nei giorni scorsi, a Porta Gabella a Ripa Teatina, l’Istituto comprensivo Buonarroti di Ripa e Torrevecchia ha accolto la delegazione composta da studenti e insegnanti di diversi paesi europei coinvolti nel progetto Erasmus plus dal titolo “What’s your impact on earth?”, finanziato dall’Unione europea.
La cerimonia di benvenuto si è svolta nello scenario del borgo medioevale di Ripa alla presenza del gruppo storico dell’associazione armigeri e balestrieri di Bucchianico: si è rievocata l’antica cerimonia del pagamento della gabella alla porta di accesso della città antica, con brevi duelli e dimostrazioni di tiro con l’arco.
A raccontare, rigorosamente in lingua inglese, i monumenti del paese sono stati gli alunni in un tour alla scoperta dei luoghi simbolo, alla presenza della dirigente scolastica Angela Potenza e del sindaco Ignazio Rucci.
Alunni e docenti provenienti da Ungheria, Portogallo, Polonia, Lituania e Estonia hanno incontreranno le classi IV e V della scuola primaria I, II e III della secondaria, coinvolte nelle varie attività e laboratori sul territorio abruzzese.
«Il progetto», spiegano gli organizzatori, «nasce dalla necessità di sensibilizzare i nostri studenti al tema dello sviluppo sostenibile: intende sviluppare il senso di responsabilità e rispetto verso l’ambiente.
Nel suo intervento, il sindaco Rucci ha ringraziato le delegazioni ospiti e la dirigente scolastica e i docenti dell’istituto comprensivo per il lavoro svolto e per la bella esperienza che hanno fatto vivere agli alunni. «I progetti di scambio culturale», dice il primo cittadino, «sono molto utili per la formazione dei ragazzi, in quanto consentono loro di conoscere e confrontarsi con realtà diverse dalla propria. In tal modo possono accrescere non solo la loro conoscenza, ma anche arricchirsi come persone. La conoscenza è un dovere tanto più per le nuove generazioni che saranno maggiormente coinvolte in futuro nel discorso integrazione».