Hydro, elezioni della Rsu: vince la Uilm
ATESSA. Si conferma la Uilm il primo sindacato alla Hydro Alluminio di Atessa, fabbrica leader per la produzione di profilati in alluminio. Le elezioni per il rinnovo della Rsu (rappresentanza...
ATESSA. Si conferma la Uilm il primo sindacato alla Hydro Alluminio di Atessa, fabbrica leader per la produzione di profilati in alluminio. Le elezioni per il rinnovo della Rsu (rappresentanza sindacale unitaria) hanno visto imporsi la Uilm con 3 rappresentanti, due per il collegio operai e uno per il collegio impiegati. Gli altri due posti sono andati rispettivamente uno alla Fim e uno alla Fiom.
I votanti dei due collegi (operai e impiegati) sono stati 148 su 168 operai: la lista Uilm-Uil ha preso 60 voti, la lista Fiom-Cgil 49, la lista Fim-Cisl 37, mentre due sono state le schede nulle.
«Questo risultato conferma che il lavoro intrapreso finora è stato apprezzato dalle maestranze», commenta Nicola Manzi, segretario provinciale Uilm, «i dipendenti della Hydro hanno premiato i rappresentanti della nostra organizzazione sindacale per il lavoro svolto nel corso di questi anni in cui l’azienda è stata trascinata nella crisi del settore dell’edilizia, causa principale del tracollo del mercato dell’alluminio in Italia».
La Hydro vive un grave momento di difficoltà. Dopo che erano state esaurite le settimane di cassa integrazione ordinaria, da qualche giorno l’azienda ha fatto ricorso alla cassa integrazione straordinaria che durerà per un anno fino al 3 febbraio 2014. Ma la Uilm è fiduciosa sulle strategie della dirigenza aziendale che ha confermato l’arrivo di ulteriori nuovi ordinativi dalla Germania.
«La Hydro», commenta Manzi, «è sempre stata una fabbrica modello. Lo scorso anno agli operai è toccato un premio di produzione tra i più alti della provincia: 1.250 euro. Lo stabilimento di Atessa», prosegue il segretario Uilm, «grazie agli sforzi fatti finora si dimostra il primo di tutto il gruppo Hydro. Il ricorso alla cassa integrazione è solo un modo per affrontare la crisi e salvare il lavoro e la qualità dello stabilimento della Val di Sangro». (d.d.l.)
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