«I commercianti non dormono»

22 Maggio 2014

Cassaforte del Carrefour svuotata, De Felice risponde al questore Barboso

CHIETI. «I commercianti di Chieti non dormono. Sono le istituzioni che devono vigilare sull’efficienza degli istituti di sorveglianza. Gli unici che possono garantire la sicurezza delle nostre casseforti».

Gian Maria De Felice, uno dei soci del centro commerciale Carrefour visitato di recente dai ladri non ha digerito la sollecitazione del questore Filippo Barboso esternata qualche giorno fa: commercianti svegliatevi! «Noi siamo fin troppo svegli» rimarca «e se le nostre casseforti vengono assaltate non è di certo colpa nostra». Il colpo al supermarket era stato messo a segno nella notte tra sabato e domenica scorsa quando ignoti, senza forzare serrature, hanno aperto la cassaforte e rubato oltre 60 mila euro. Un colpo misterioso che lascia spazio anche a un legittimo sospetto: la conoscenza del codice di accesso da parte dei malviventi.

«Vorrei chiarire anche questo aspetto» riprende De Felice «dipendenti e dirigenti sono insospettabili in quanto non sono a conoscenza del codice di accesso alla cassaforte proprio per motivi di sicurezza. La combinazione» puntualizza «è nota solo al personale addetto al ritiro dei valori. Vale a dire all’istituto di vigilanza convenzionato con noi. Il nostro compito» insiste «è solo quello di immettere piccole somme di denaro nella cassaforte, durante il giorno, attraverso un meccanismo meccanico che non richiede nessun codice. La conferma dell’arrivo del bussolotto è certificata attraverso uno scontrino». De Felice ha qualcosa da dire anche sulla «ragnatela» posta sull’obiettivo della videocamera di sorveglianza. «Avevo chiesto di posizionarla più vicino all’entrata della cassaforte, ma mi hanno detto che in quel modo si sarebbe potuto risalire al numero di codice di accesso. Così lontana, anche senza ragnatele, resta difficile riconoscere il volto di chi le sta attorno».

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