I conti in tasca ai politici: ecco quanto guadagnano
Ok al bilancio, salvi anche gli stipendi. Il sindaco prende 9.660 euro al mese
CHIETI. «Andare a casa non conviene a nessuno», commentava mercoledì sera un consigliere comunale navigato, sotto i portici di corso Marrucino, poco prima del voto che ha dato il via libera al bilancio, consentendo all’amministrazione Ferrara di restare in sella insieme all’intera assise civica. Ma quanto guadagnano i politici del Comune di Chieti? Proprio due giorni fa il segretario generale Celestina Labbadia ha firmato la determina per «la liquidazione dei gettoni di presenza» del mese di ottobre.
STIPENDI PIù RICCHI
Il sindaco Diego Ferrara, il suo vice Paolo De Cesare, il presidente del consiglio comunale Luigi Febo e gli otto assessori (Alberta Giannini, Massimo Cassarino, Tiziana Della Penna, Teresa Giammarino, Manuel Pantalone, Stefano Rispoli, Fabio Stella e Chiara Zappalorto) percepiscono più del doppio rispetto a quando si sono insediati a palazzo di città. Per essere precisi, l’incremento è stato del 114%. Fatta la premessa che si tratta di cifre lorde, a Ferrara spettano 9.660 euro al mese e a De Cesare 7.245 euro, mentre Febo e i componenti della giunta prendono 5.796 euro a testa. È l’effetto degli «adeguamenti» previsti dalla legge di bilancio approvata dall’allora governo Draghi. In totale, per finanziare la misura, a livello nazionale sono stati spesi 100 milioni per il 2022 e 150 milioni per il 2023; quest’anno, invece, si raggiungeranno 220 milioni. In passato, le indennità erano quelle stabilite da un vecchio decreto del Viminale, il 119 del 4 aprile 2000. Da quel giorno tutto è rimasto inalterato mentre, per l’inflazione, quelle cifre hanno perso il 34,1% del valore iniziale. Anzi: un aggiornamento c’è stato, ma al ribasso, quando la Finanziaria per il 2006 le ha tagliate del 10%. Il governo Draghi ha deciso di mettere mano alla questione dopo la battaglia avviata dall’Anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani, che ha sottolineato come ci fossero «sindaci con un’indennità inferiore al reddito di cittadinanza».
IL CALCOLO DELLE INDENNITà
La nuova regola ha fissato un principio, che àncora il pagamento degli amministratori locali a quello dei presidenti di Regione, con un parametro che scende insieme alla dimensione demografica del Comune. Il 100% dei 13.800 euro lordi fissati come tetto per i «governatori» è riservato ai «sindaci metropolitani», che guidano città come Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna o Firenze. Negli altri capoluoghi si scende all’80%, quando gli abitanti sono più di 100.000, e al 70% (come nel caso di Chieti) quando sono meno, mentre per i Comuni non capoluogo si va dal 45% dei più grandi al 16% di quelli sotto i 3.000 residenti. La legge prevede che l’indennità di funzione sia dimezzata per gli amministratori che non chiedono l’aspettativa dal lavoro.
I GETTONI DEI CONSIGLIERI
Il gettone di presenza dei consiglieri comunali di Chieti per la partecipazione a ogni seduta – comprese quelle delle commissioni permanenti – ammonta a 80,40 euro, per un compenso massimo mensile percepibile da ciascuno pari a 2.412 euro, vale a dire un quarto dell’indennità del sindaco. Nel mese di ottobre i più presenti – e, di conseguenza, i più pagati con 1.608 euro – sono stati Alberto Chiavaroli, Stefano Costa, Vincenzo Ginefra e Serena Pompilio. Subito dopo, a quota 1.527,60 euro, ecco Mario De Lio, Edoardo Raimondi, Damiano Zappone e Andrea Rondinini. Sul gradino più basso del podio c’è Enrico Iezzi (1.366,80 euro). Neanche un centesimo, invece, va a Fabrizio Di Stefano, Giulia De Gregorio Porta e Nunzia Castelli, sempre assenti.
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