Il Comune fa pagare il trasporto ai disabili

27 Agosto 2013

Regolamento in consiglio il 30 agosto. Caporale (Uniti per Lanciano): ancora tasse sui cittadini

LANCIANO. Sarà a pagamento il servizio comunale di trasporto disabili verso i luoghi di cura. A dare l’allarme è il consigliere di Uniti per Lanciano, Alex Caporale, di recente fuoriuscito dalla maggioranza di centrosinistra. Caporale già in passato aveva sollevato il problema di un’eccessiva tassazione a carico dei lancianesi e sui disagi patiti dalle persone con disabilità.

«Non ci posso credere: questa amministrazione ha il coraggio di tassare ancora i lancianesi», critica Caporale, «ai pagamenti per gli arretrati Ici degli anni 2009, 2010 e 2011 con valori attribuiti ai terreni fuori da ogni logica, all’Irpef comunale portata al massimo, all’aumento del 52% della Tarsu, all’Imu al massimo per la seconda casa, attività artigianali e produttive senza nessuna differenziazione o agevolazione per le diverse categorie, occorre aggiungere il pagamento del trasporto disabili».

Il regolamento sarà in discussione nel prossimo consiglio comunale del 30 agosto. «Nel consiglio dello scorso 21 giugno», fa notare Alex Caporale, «era stato inserito il pagamento sotto forma di compartecipazione alla spesa per i servizi domiciliari in capo al Comune come Adi, l’Assistenza domiciliare integrata, e servizi domiciliari rivolti ad anziani, minori, disabili, famiglie con portatori di handicap e con bisogni di tipo sociale e sanitario di gravità elevata fino ad oggi gratuiti. Nel prossimo consiglio si vuole aggiungere anche il pagamento del trasporto disabili. Non sono contrario al principio della compartecipazione alle spese in base al reddito, ma contesto il carico eccessivo di imposte che dovranno subire i lancianesi. In questo modo si dimostra che l’amministrazione non ha contezza della situazione reale e delle difficoltà che delle tasse così eccessive possono comportare sui cittadini. Non dimentichiamo che a breve arriverà la Tares», ricorda l’esponente di Uniti per Lanciano, «che sarà ancora più esosa della Tarsu. Ma davvero non si poteva fare diversamente? Perché altri Comuni, ad esempio, hanno previsto l’Imu sulla prima casa con l’aliquota a 3,5 mentre a Lanciano è al 5, oppure hanno individuato agevolazioni per le attività produttive? Lanciano non ha previsto nessuna agevolazione, viene chiesto solo di pagare». (d.d.l.)

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