Il medico ammette le telefonate

Fossacesia, interrogato dal Gip respinge le accuse di truffa alla Asl e falso

FOSSACESIA. Resta in carcere, al momento, Fulvio Papa, 51 anni, il medico convenzionaato della Asl arrestato per peculato, truffa ai danni dello Stato e falso.

Secondo le accuse l’uomo, di Montesilvano ma in servizio nell’ufficio di guardia medica di Fossacesia, tra aprile e novembre scorsi usava il telefono dell’ufficio per scopi personali, lasciava il servizio prima della fine del turno e certificava prestazioni assistenziali che in realtà non eseguiva ma per le quali veniva rimborsato dall’azienda sanitaria.

Nell’interrogatorio di garanzia davanti al Gip, Massimo Canosa e all’avvocato d’ufficio - quello di fiducia, Maila Marini del foro di Pescara, era fuori città - l’uomo ha ammesso le chiamate all’estero fatte col telefono di servizio. Ha invece respinto le accuse di truffa e falso, sostenendo che quando si allontanava dal posto di lavoro attivava il trasferimento di chiamata sul cellulare in modo da essere reperibile (condotta che non è detto sia consentita ai medici di guardia).

La difesa ha chiesto per Papa la scarcerazione e, in subordine, gli arresti domiciliari. Il giudice per le indagini preliminari si è riservato di decidere a giorni, sentito anche il parere del pubblico ministero Ruggiero Dicuonzo. A breve gli atti dell’arresto di Papa arriveranno anche sul tavolo dell’ufficio legale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, che risulta parte offesa. Non essendo un dipendente, l’azienda sanitaria ha come opzione quella di rescindere la convenzione con il medico pescarese. (s.so.)

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