Il Pd: la strada pericolosa è della Provincia

VASTO. Il sindaco di Gissi, Nicola Marisi, continua a raccogliere adesioni alla campagna per la sicurezza stradale nel quartiere di Sant’Antonio Abate. Marisi, che abita nel rione, ha lanciato al collega Luciano Lapenna un ultimatum. «Se alla riapertura delle scuole non saranno sistemati dei dissuasori su questa strada, lo faranno i cittadini. La spesa sarà detratta da Imu e Tarsu.

Lapenna non ha risposto. Al suo posto lo ha fatto Antonio Del Casale (Pd). «Il sindaco di Gissi pensasse ai numerosi problemi che ha nel suo comune evitando di fare il capo-popolo a Vasto», scrive in una nota il Pd. «Marisi sa bene che la rotatoria all’incrocio con via Cardone è di competenza della Provincia e l’amministrazione di Vasto ha più volte manifestato all’ente provinciale la necessità di risolvere il problema ricevendo sempre rassicurazioni. La rotatoria è importante. Il quartiere e l’intera città aspetta il rondò da troppo tempo. Marisi, però, sarebbe opportuno che rileggesse le dichiarazioni rilasciate dai suoi amici amministratori della Provincia, gli annunci e le promesse fatte».

Poi il Pd aggiunge un’altra stoccata. «L’amministrazione provinciale, amica di Marisi, è la stessa che ha affisso i manifesti affermando di avere “salvato” i lavoratori della Golden Lady».

Immediata la contro-replica di Marisi. «Sarebbe stata più opportuna una risposta del sindaco o dell’assessore Vincenzo Sputore che da anni ha promesso una rotatoria all’incrocio fra via Istonia,via Cardone e via Sant’Antonio Abate. Nel messaggio a Lapenna io parlo di dissuasori da sistemare su una strada che è di pertinenza comunale e viene usata come una pista per gare di velocità. Una cosa è certa: la città ha bisogno di sicurezza e i cittadini sono stanchi di aspettare». (p.c.)

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