Il saluto del prefetto: dialogo col territorio e lotta alla criminalità 

Della Cioppa lascia Chieti e ripercorre due anni di attività: dal contrasto alle infiltrazioni mafiose alla protezione civile

CHIETI. Piani straordinari di controllo su tutta la provincia, con attenzione particolare alle aree più sensibili e a rischio di infiltrazione della criminalità organizzata. Rafforzamento del sistema di coordinamento in caso di calamità. Costante confronto con il territorio. Il prefetto Mario Della Cioppa, che dal primo ottobre lascia il suo incarico a Chieti, traccia un bilancio dell’attività dei «due splendidi anni trascorsi in questo bellissimo territorio e che resteranno indelebili nella mia mente».
I RINGRAZIAMENTI
Della Cioppa da martedì va in pensione dopo una carriera di altissimo livello, che lo ha visto ricoprire l’incarico di questore in sette province, tra cui Roma. A due giorni dal suo ultimo giorno di servizio, si congeda con una lunga nota nella quale «saluta tutte le istituzioni che con me hanno collaborato», a partire dai «sindaci, veri eroi per il servizio che rendono alla collettività», passando per tutti i rappresentanti di istituzioni, sindacati e corpi di polizia, fino a monsignor Bruno Forte, al quale va «un saluto particolarmente caro per l’affetto e vicinanza dimostrata a tutti noi e ad ogni dirigente, funzionario e impiegato della prefettura». Senza dimenticare «il lavoro dei giornalisti, importantissimo perché misura il grado di libertà e democrazia di un Paese e ad essi deve essere sempre mostrato massimo rispetto».
LA LOTTA ALLA CRIMINALITÀ
Della Cioppa sottolinea di aver «investito molto su alcune direttrici illustrate all’atto dell’insediamento. La prima è stata quella di impostare un’adeguata azione di controllo del territorio, dopo aver definitole aree maggiormente sensibili ove era necessario implementare la presenza delle forze di polizia. In vari Comitati di ordine e sicurezza pubblica, la prefettura ha introdotto un piano straordinario di controllo, con specifico riferimento, all’esito di una specifica analisi, soprattutto nella macroarea di Vasto e San Salvo. Tale azione», rivendica il prefetto, «ha determinato una riduzione di reati e un innalzamento del livello di sicurezza anche nella percezione della cittadinanza». Quindi soglia dell’attenzione particolarmente alta verso la «presenza di infiltrazioni della criminalità, specie organizzata, nel tessuto sociale integro e sano di questa provincia», con «l’emissione di sette misure interdittive antimafia».
LA PROTEZIONE CIVILE
Altra task force è stata costituita «sugli interventi emergenziali, che ha permesso di formare tutti i componenti del sistema di protezione civile impiegato negli interventi di competenza della prefettura, realizzare specifiche esercitazioni di eventi calamitosi, regolamentare e rendere tempestivi gli interventi di coordinamento e di redigere un manuale di pronto impiego per gli scenari emergenziali».
GLI EDIFICI STORICI
Fra le attività garantite dalla prefettura. Della Cioppa ricorda anche la «grande sollecitazione alla questione della chiesa di San Francesco», a Chieti, dove si è «riusciti a far programmare l’intervento di ristrutturazione che nel corso del 2025 vedrà la sua definizione». Lo stesso è avvenuto con «l’impulso fornito alla rifunzionalizzazione delle ex caserme Berardi e Bucciante, parte delle quali già a buon punto, ma per il cui completamento auspico un’ulteriore accelerazione».
IL SUCCESSORE
Il successore di Della Cioppa sarà Gaetano Cupello, 61 anni di Napoli, che prenderà servizio in prefettura mercoledì. Arriva a Chieti dalla prefettura di Napoli, dove è stato prima nel ruolo di capo di gabinetto, che ha ricoperto dal maggio 2017, e poi di viceprefetto vicario dal luglio 2022.
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