Il porto di Punta Penna a ridosso sia dell'area industriale, sia della zona protetta

VASTO

Imprenditore dona 500 alberi al Comune 

Iniziativa della Vastarredo di Punta Penna: «Chi utilizza legno deve restituire qualcosa alla natura»

VASTO . «Produciamo mobili per le scuole utilizzando legno di seconda vita, cioè riciclato al 100%. Ma non basta: vogliamo restituire all’ambiente quello che prendiamo». Emidio Salvatorelli, presidente di Vastarredo, storica industria di Punta Penna, illustra la filosofia aziendale che lo ha spinto a proporre al Comune la donazione di 500 alberi da mettere a dimora in città. La proposta sarà oggetto di un protocollo d’intesa che verrà firmato nei prossimi giorni.

«La maggior parte delle aziende prende solo e non restituisce nulla», attacca Salvatorelli, «mio padre Remo, fondatore della Vastarredo, mi ha insegnato l’amore e il rispetto per gli alberi. Io voglio fare tesoro di questo insegnamento e fare qualcosa per l’ambiente. L’azienda di cui sono presidente consuma pannelli di legno per produrre mobili e da un po’ utilizza legno di seconda vita, cioè riciclato al 100%. Nel 2023 abbiamo evitato il taglio di settemila alberi usando materiale riciclato. Ritengo però che non sia sufficiente e che dobbiamo fare di più per l’ambiente. Per questo abbiamo pensato di donare 500 piante, da mettere a dimora non in Amazzonia, come qualcuno propone, ma nella città dove vivo. Quindi ho preso contatti con il Comune. Ne ho parlato con l’assessore all’Ambiente Gabriele Barisano. C’è una bozza di protocollo che stiamo rivedendo. Noi non entriamo nel merito della tipologia di alberi da piantumare», chiarisce l’imprenditore, «mettiamo a disposizione queste piante, che verranno messe a dimora nei luoghi indicati dal Comune. Un’azienda non può solo prendere, ma deve anche dare. Faccio parte di Federlegno e invito tutte le aziende che vi aderiscono a mettere a dimora alberi, dedicando una percentuale del loro guadagno alla ripiantumazione. Anche noi dobbiamo fare la nostra parte. Le aziende che utilizzano legno devono dedicare una percentuale delle proprie risorse alla natura, non possiamo solo prendere, ma dobbiamo anche restituire quello che togliamo. Come Vastarredo ci sentiamo particolarmente responsabili dal momento che la nostra azienda è vicina alla riserva naturale di Punta Aderci».

Quello che però sta più a cuore a Salvatorelli è il coinvolgimento delle scuole cittadine che dovranno essere protagoniste di un progetto molto più ampio ed articolato di educazione ambientale: «Non è sufficiente piantare un albero, ci vuole tanta cura per farlo crescere», conclude il presidente di Vastarredo, «quello che ci sta più a cuore è coinvolgere i bambini delle scuole. A loro va insegnato il rispetto per l’ambiente».
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