In 500 alla festa del Chieti «Noi subito protagonisti»
Centro storico invaso dagli ultrà per la presentazione della nuova squadra. Il presidente Trevisan: entusiasmo alle stelle. Gli Ottantanove Mai Domi: onorate la maglia
CHIETI. Il centro storico diventa neroverde nel giorno della presentazione del nuovo Chieti. Cinquecento tifosi sfilano per gridare il loro attaccamento alla squadra alla vigilia di una stagione che si spera sia quella della rinascita. Alle 19,22 i tifosi si danno appuntamento, subito dopo l'esordio vittorioso in Coppa Italia con il San Salvo, in pizza San Giustino. C’è anche il sindaco Umberto Di Primio per una manifestazione che, idealmente, manda agli archivi la stagione del fallimento e proietta il Chieti verso un’annata da vivere come protagonisti. Mancano pochi minuti alle 20 quando parte il corteo, che attraversa largo Cavallerizza, via Arniense e il corso Marrucino mentre gli ultras Ottantanove Mai Domi accendono fumogeni, sventolano bandiere e cantano a squarciagola. Quando i tifosi arrivano in piazza Vico, ad attenderli c’è la società al completo, con a capo il presidente Giulio Trevisan, e tutti i giocatori allenati dal tecnico Gabriele Aielli. È il momento della presentazione della squadra che dovrà far sognare la città e riportarla nelle categorie più consone alla sua tradizione.
Il primo a prendere la parola è Trevisan. «Questo è un momento importante: sancisce il riavvicinamento fra i nostri colori e la città», spiega il presidente. «Iniziamo questo nuovo cammino con entusiasmo: i tifosi fanno sempre la differenza, con la speranza di regalare loro una gioia al termine di un cammino lungo e difficile». Chieti ha voglia di tornare a vincere dopo anni di fallimenti e sconfitte. Come cantano i tifosi, è ora di cambiare abitudini. «Nello sport, come nel calcio, i conti si fanno alla fine. Quel che è certo è che abbiamo costruito un gruppo all’altezza, che ha già dimostrato di avere una buona organizzazione. Al tempo stesso è anche vero che metà della squadra è nuova e che i fuoriquota sono ben 14. Sarà fondamentale avere la giusta pazienza per trovare la quadratura del cerchio. Ma le qualità ci sono, e anche tante. Il mercato? In teoria era chiuso qualche settimana fa, poi si è presentata l’opportunità di prendere Simonetti e non ce la siamo fatta scappare. Ora stiamo valutando l’arrivo di un altro giocatore (un attaccante, ndc)».
Durante la serata, gli Ottantanove Mai Domi hanno consegnato la fascia da capitano al bomber Fabio Lalli e chiesto alla squadra di onorare la maglia. «Dopo un anno di sofferenza, siamo pronti a tornare in curva Volpi per essere il dodicesimo uomo in campo», afferma Francesco Salvatore, capo ultrà del Chieti. «Fallimenti e sconfitte non ci fermeranno. La curva Volpi è immortale e vuole tornare a essere protagonista. Abbiamo fiducia nel progetto della nuova società e come tifoseria organizzata cercheremo di creare entusiasmo e di coinvolgere tutta la città. Dopo anni di delusioni e sconfitte, Chieti vuole vincere».
Giammarco Giardini
Il primo a prendere la parola è Trevisan. «Questo è un momento importante: sancisce il riavvicinamento fra i nostri colori e la città», spiega il presidente. «Iniziamo questo nuovo cammino con entusiasmo: i tifosi fanno sempre la differenza, con la speranza di regalare loro una gioia al termine di un cammino lungo e difficile». Chieti ha voglia di tornare a vincere dopo anni di fallimenti e sconfitte. Come cantano i tifosi, è ora di cambiare abitudini. «Nello sport, come nel calcio, i conti si fanno alla fine. Quel che è certo è che abbiamo costruito un gruppo all’altezza, che ha già dimostrato di avere una buona organizzazione. Al tempo stesso è anche vero che metà della squadra è nuova e che i fuoriquota sono ben 14. Sarà fondamentale avere la giusta pazienza per trovare la quadratura del cerchio. Ma le qualità ci sono, e anche tante. Il mercato? In teoria era chiuso qualche settimana fa, poi si è presentata l’opportunità di prendere Simonetti e non ce la siamo fatta scappare. Ora stiamo valutando l’arrivo di un altro giocatore (un attaccante, ndc)».
Durante la serata, gli Ottantanove Mai Domi hanno consegnato la fascia da capitano al bomber Fabio Lalli e chiesto alla squadra di onorare la maglia. «Dopo un anno di sofferenza, siamo pronti a tornare in curva Volpi per essere il dodicesimo uomo in campo», afferma Francesco Salvatore, capo ultrà del Chieti. «Fallimenti e sconfitte non ci fermeranno. La curva Volpi è immortale e vuole tornare a essere protagonista. Abbiamo fiducia nel progetto della nuova società e come tifoseria organizzata cercheremo di creare entusiasmo e di coinvolgere tutta la città. Dopo anni di delusioni e sconfitte, Chieti vuole vincere».
Giammarco Giardini