la chirurgia del renzetti

In due settimane 40 interventi ma i posti letto sono pochi

LANCIANO. Si continua a lavorare sodo nel reparto di chirurgia dell’ospedale Renzetti, nonostante le difficoltà legate soprattutto ai pochi posti letto a disposizione, a causa del trasferimento dell’...

LANCIANO. Si continua a lavorare sodo nel reparto di chirurgia dell’ospedale Renzetti, nonostante le difficoltà legate soprattutto ai pochi posti letto a disposizione, a causa del trasferimento dell’unità operativa all’ultimo piano della palazzina che ospita anche l’ortopedia per i lavori di rifacimento del massetto antistante il reparto e le sale operatorie.

«Sono stati eseguiti 40 interventi in due settimane, la maggior parte dei quali programmati, ai quali si aggiungono le urgenze e gli interventi oncologici», dicono alla Asl Provinciale. «Sono numeri importanti», aggiunge il direttore della chirurgia, Lorenzo Mazzola, «di un reparto che continua a offrire risposte qualificate alle necessità di salute espresse dal territorio. Solo nelle prime due settimane di gennaio abbiamo eseguito 40 interventi, molti programmati, ai quali bisogna aggiungere le urgenze e i 15 interventi oncologici fatti a gennaio. Un’attività notevole soprattutto se rapportata agli 11 posti letto che abbiamo a disposizione con la collocazione temporanea data al reparto in attesa che venga riconsegnato il nostro al termine dei lavori».

Ma questo è il tasto più dolente per l’unità operativa frentana che da agosto deve fare i conti con una decina di posti letto in meno di quelli previsti.

Sulla questione la Asl tace. Risposte sui lavori, se si faranno o meno, non ce ne sono anche perché il direttore sanitario Asl, Amedeo Budassi, al momento è in attesa di firmare il contratto per tornare in direzione. La speranza è che si possano fare almeno gli interventi di manutenzione straordinaria, intervenire sui pavimenti e sui bagni, alcuni dei quali in comune tra le stanze, approfittando del fatto che non è stato ancora disposto il ritorno del reparto nel proprio piano.

Sarebbe invece il massimo riuscire ad ottenere, magari con l’aiuto della Regione, i 700 mila euro per la ristrutturazione completa dell’unità, come avvenuto in ortopedia. (t.d.r.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA