Ippodromo, ecco i vandali
Fatto a pezzi il muro, cartelli spezzati, strutture divelte
LANCIANO. Agiscono indisturbati nella “terra di nessuno” che è diventato ormai l’ippodromo Villa delle Rose. I vandali hanno colpito ancora nel parco al centro della città. Questa volta hanno buttato a terra, probabilmente prendendoli a calci, una decina di pannelli in cemento del muretto di recinzione dietro le tribune. Da qualche giorno calcinacci e ferri sporgenti sono in bella vista dalla stradina che, dal parchetto della Stazione all’ex Torrieri, costeggia l’ippodromo. Spaccati in più parti, frantumati, qualche pezzo penzola tenuto dal fil di ferro: così è ridotta una decina di pannelli in cemento del vecchio muro di recinzione dell’ippodromo, dal lato dell’ex stazione dei treni. Adesso quel recinto è come una bocca a cui mancano dei denti: buchi causati dalla noia e dalla sfrontatezza di qualche balordo.
Non dev’essere stato difficile buttarlo giù a suon di calci: il muretto è fatto da sottili pannelli di cemento, divisi l’uno dall’altro da paletti anch’essi in cemento e costituito ognuno da cinque blocchi rettangolari. Imbrattati di scritte spray di ogni genere, nessuno finora aveva pensato ad abbatterli. Percorrendo la stradina che costeggia la zona delle gradinate, lo scempio inizia all’altezza del secondo chioschetto interno all’ippodromo, quello che vende bevande e snack in occasione degli “spari” delle Feste di Settembre. Lì c’è il primo pannello fatto a pezzi, poi un altro di alluminio ripiegato su se stesso, e di seguito altri due danneggiati. Proseguendo c’è una parte di muro “sano” e dopo qualche passo un altro pannello rotto. Poco più in là, un altro buco con blocchi penzolanti sui quali si legge la scritta, spaccata in due, “Libertà per tutti”.
Infine, poco prima del cancello che delimita la parte dal lato dell’ex Torrieri, altri due muretti abbattuti. Da qualche giorno i calcinacci giacciono lì, in parte dentro all’ippodromo e in parte fuori, sulla stradina. Fili di ferro fanno “capolino” pericolosamente. Nessuno in Comune sembra essersene accorto (del resto lavori per rifare recinzione e gradinate, previsti in passato, non sono in programma), mentre notano bene lo scempio gli studenti che dalla biblioteca comunale tagliano per il centro, i frequentatori del parchetto della stazione e i residenti della zona.
I pannelli abbattuti hanno aperto una “finestra” sul degrado del resto del parco Villa delle Rose, chiuso in questi giorni per il maltempo. Rifiuti e bottiglie di vetro rotte sparsi ovunque, panchine divelte, strutture in abbandono in quello che dovrebbe essere il “cuore verde” della città. Il Comune ha deciso che l’ex ippodromo diventi un parco, ma nel frattempo che i progetti della Stu (società di trasformazione urbana) vadano in porto, la struttura è lasciata a se stessa. Intanto, a pochi passi dal Villa delle Rose, i vandali hanno lasciato un altro segno: a farne le spese il pannello con le regole di comportamento all’ingresso della Villa comunale.
Non dev’essere stato difficile buttarlo giù a suon di calci: il muretto è fatto da sottili pannelli di cemento, divisi l’uno dall’altro da paletti anch’essi in cemento e costituito ognuno da cinque blocchi rettangolari. Imbrattati di scritte spray di ogni genere, nessuno finora aveva pensato ad abbatterli. Percorrendo la stradina che costeggia la zona delle gradinate, lo scempio inizia all’altezza del secondo chioschetto interno all’ippodromo, quello che vende bevande e snack in occasione degli “spari” delle Feste di Settembre. Lì c’è il primo pannello fatto a pezzi, poi un altro di alluminio ripiegato su se stesso, e di seguito altri due danneggiati. Proseguendo c’è una parte di muro “sano” e dopo qualche passo un altro pannello rotto. Poco più in là, un altro buco con blocchi penzolanti sui quali si legge la scritta, spaccata in due, “Libertà per tutti”.
Infine, poco prima del cancello che delimita la parte dal lato dell’ex Torrieri, altri due muretti abbattuti. Da qualche giorno i calcinacci giacciono lì, in parte dentro all’ippodromo e in parte fuori, sulla stradina. Fili di ferro fanno “capolino” pericolosamente. Nessuno in Comune sembra essersene accorto (del resto lavori per rifare recinzione e gradinate, previsti in passato, non sono in programma), mentre notano bene lo scempio gli studenti che dalla biblioteca comunale tagliano per il centro, i frequentatori del parchetto della stazione e i residenti della zona.
I pannelli abbattuti hanno aperto una “finestra” sul degrado del resto del parco Villa delle Rose, chiuso in questi giorni per il maltempo. Rifiuti e bottiglie di vetro rotte sparsi ovunque, panchine divelte, strutture in abbandono in quello che dovrebbe essere il “cuore verde” della città. Il Comune ha deciso che l’ex ippodromo diventi un parco, ma nel frattempo che i progetti della Stu (società di trasformazione urbana) vadano in porto, la struttura è lasciata a se stessa. Intanto, a pochi passi dal Villa delle Rose, i vandali hanno lasciato un altro segno: a farne le spese il pannello con le regole di comportamento all’ingresso della Villa comunale.