San salvo

L’ex sindaco accusa la giunta «Appalti ai candidati»

SAN SALVO. «Appalti ai candidati del centrodestra e parcelle liquidate agli avvocati di area». Finiscono nel mirino di San Salvo democratica alcuni provvedimenti amministrativi del sindaco, Tiziana...

SAN SALVO. «Appalti ai candidati del centrodestra e parcelle liquidate agli avvocati di area». Finiscono nel mirino di San Salvo democratica alcuni provvedimenti amministrativi del sindaco, Tiziana Magnacca. L’occasione per sferrare l’attacco alla giunta che si è insediata lo scorso mese di maggio, è l’incontro pubblico organizzato domenica scorsa dal laboratorio politico-culturale con l’obiettivo di tracciare un bilancio dei primi cinque mesi di gestione del centrodestra, ma anche un momento di riflessione sulla politica locale.

Il gruppo consiliare di San Salvo democratica (Ssd), che conta tre esponenti nell’assemblea civica, Gabriele Marchese, Domenico Di Stefano e Angelo Angelucci, non ha lesinato critiche all’indirizzo dei nuovi “inquilini” del municipio, passando sotto la lente d’ingrandimento alcune delibere.

«Il sindaco Magnacca predica bene ma razzola male», ha esordito Marchese, «in questi primi mesi di amministrazione abbiamo assistito a continui annunci e proclami, ma anche a provvedimenti discutibili. Come l’affidamento di un appalto per il verde a un imprenditore che è stato candidato in una lista civica di centrodestra e la parcella di 25 mila euro liquidata a un avvocato di area, nonostante il parere contrario del legale del Comune che suggeriva di attendere la sentenza definitiva su un contenzioso che si trascina da anni. Nulla d’irregolare, intendiamoci», chiosa l’ex sindaco, «l’affidamento diretto è consentito quando l’importo dei lavori non supera i 40mila euro. È stato il commissario a modificare il regolamento. In termini tecnici si chiama cottimo fiduciario, ma questo modo di fare sta danneggiando l’ente», insiste Marchese che insieme a Di Stefano e Angelucci ha polemizzato anche sulla privatizzazione della mensa scolastica, sulla riduzione delle aliquote Imu («sono state favorite le grosse aziende, ma non i lavoratori») e sul calendario estivo che ha registrato l’assenza di eventi culturali di spessore.

La manifestazione si è articolata in due momenti: il primo è entrato nel vivo dei temi amministrativi. Il secondo, di natura più squisitamente politica, ha acceso i riflettori sullo stato di salute del nuovo centrosinistra, attraverso un confronto fra i segretari cittadini: Pierstefano Daccò (Psi), Emilio Di Cola (Sel), Emanuele Di Nardo (Idv) e Licia Zulli (Ssd).

Anna Bontempo

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