La commissione è latitante: lui non può tornare al lavoro
ATESSA. Il lavoro appeso a un filo. Peggio: appeso ai componenti di una commissione che non riesce a riunirsi per mancanza del numero legale. È la denuncia di Remo Casalanguida della Failms,...
ATESSA. Il lavoro appeso a un filo. Peggio: appeso ai componenti di una commissione che non riesce a riunirsi per mancanza del numero legale. È la denuncia di Remo Casalanguida della Failms, Federazione autonoma lavoratori metalmeccanici e servizi, che cita il caso di un operaio disabile di 52 anni che attende di tornare al lavoro dopo un accordo raggiunto con la Staff srl, azienda di pulizie che lavora anche per Sevel e che impiega una settantina di dipendenti. L’azienda aveva licenziato l’uomo per aver superato il limite dei giorni di malattia richiesti, ma è pronta a riassumerlo dopo la trattativa con il sindacato.
«La situazione è particolare», spiega Casalanguida, «il nostro assistito aveva avuto diversi problemi di salute, ma l’azienda, con la quale abbiamo intrapreso una proficua collaborazione, ha deciso di riprenderlo al lavoro». L’accordo tra le due parti è stato raggiunto lo scorso 16 maggio. Di lì però cominciano i problemi per il lavoratore. «Per accertare le mansioni che il dipendente può svolgere in base alla legge 68 del 1999 (la legge regola la promozione e l'integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro, ndc)», spiega Casalanguida, «c’è bisogno del parere del Comitato provinciale tecnico sanitario che da maggio, ogni venerdì, fa saltare le sedute perché non riesce a raggiungere il numero legale. La situazione», prosegue il segretario provinciale della Failms, «è estremamente grave oltre che paradossale. Il dipendente è invalido al 70%, vive solo ed è senza reddito. Non è possibile che tante cause di lavoro siano appese a una commissione che non riesce a riunirsi e a trovare qualche ora di tempo per svolgere le mansioni a cui è deputata».
L’operaio è senza lavoro e senza stipendio da due mesi. La situazione si fa ancora più tesa in vista delle vacanze estive. La commissione potrebbe fermarsi per tutto il mese di agosto per poi riprendere i lavori a settembre. «Spero che la situazione si sblocchi», conclude Casalanguida, «mentre c’è chi non trova un minuto per presenziare a una seduta, c’è gente che sta patendo la fame».
Daria De Laurentiis
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