La famiglia Maio: il nuovo Biondi pronto fra tre anni
Contratto firmato con il progettista dello Juventus stadium In corso la scelta della zona: Sant’Onofrio al primo posto
LANCIANO. «Fra tre anni, se tutto va bene, giocheremo nel nuovo stadio». È l’amministratore delegato della Virtus Lanciano, Guglielmo Maio, ad annunciare ai microfoni di Telemax che il sogno di realizzare il “Parco Virtus Lanciano”, l’area sportiva e commerciale, con annesso nuovo stadio che la famiglia Maio culla dal 2009, può diventare realtà. «Abbiamo firmato il contratto con l’architetto Zavanella, (progettista dello Juventus stadium, ndc) per il nuovo stadio», continua Maio. «Ci siamo visti con l’amministrazione comunale due settimane fa e stiamo individuando le aree in cui costruire lo stadio». Parole che non lasciano più dubbi sulla volontà ferma della famiglia proprietaria della Virtus di dare alla squadra e alla città uno stadio nuovo.
A dare nuovo vigore al progetto ha contribuito anche l’incontro nei giorni scorsi a Roma in cui la Lega di serie B ha presentato alle società il suo “braccio operativo” per lo sviluppo delle infrastrutture sportive: “B Futura”. «È stato un incontro importante», afferma il sindaco, Mario Pupillo, presente a Roma perché anche i Comuni hanno un ruolo fondamentale, redigendo il Prg, nella costruzione degli stadi, «questa sorta di braccio operativo della Lega ha il compito di sviluppare progetti per la costruzione o l’ammodernamento degli stadi tra i diecimila e i ventimila posti, fornendo alle società le linee-guida per realizzare gli impianti, la capienza, delineando un iter amministrativo concordato con i Comuni e cercando fondi derivanti da un mix di capitali privati e pubblici».
Un’attività di supporto completo quella di “B Futura” che conta su cinque partner per lo sviluppo dei progetti: l’associazione dei Comuni (Anci) per l’iter amministrativo, l’ Unioncamere per l’analisi del contesto e studio di fattibilità; l’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) per la progettazione preliminare standard; Finmeccanica per l’elaborazione di un modello tecnologicamente all’avanguardia; l'Istituto di credito sportivo per strumenti di finanziamento e accesso al credito.
«“B Futura” dà linee di indirizzo», riprende Pupillo, «ma il progetto dei Maio, che è stato presentato al Comune anni fa in modo informale, come ipotesi progettuale, e ora in modo più puntuale, comprende già quanto previsto dalla Lega, anche in termini di sostenibilità ambientale».
Il parco Virtus è una sorta di cittadella autosufficiente anche dal punto di vista energetico, che unisce impianti sportivi, culturali e commerciali. Il progetto ha il suo cuore nello stadio da 10 mila posti, ma ha anche due campi regolamentari per gli allenamenti, 5 campi di calcetto e due per il calcio ad 8, campi da tennis, un centro medico, un’area fitness. Poi c’è anche una parte commerciale con zone espositive, hotel, negozi ancora tutti da definire.
L’area a cui i Maio sarebbero interessati è quella di Sant’Onofrio. «L’area è da definire, sia perché c’è di mezzo il Prg», spiega Pupillo, «e sia perché si potrebbe anche dividere il progetto, staccando lo stadio dalla parte dedicata agli allenamenti che deve essere più “tranquilla”. Per ora si è ancora nella fase progettuale, ma i contatti con la società ci sono».
Teresa Di Rocco
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