La febbre Dengue non molla: un altro caso in città

12 Novembre 2024

Ortona. La segnalazione in contrada San Pietro, scatta la disinfestazione per tre sere consecutive. È il 15° infettato dal virus

ORTONA. Il Servizio igiene epidemiologica e sanità pubblica della Asl Lanciano-Vasto Chieti, ha segnalato al Comune di Ortona la positività al virus Dengue di un cittadino residente in contrada San Pietro: si tratta del 15° caso di infezione causata dal virus delle zanzare in città dallo scorso 5 settembre.
In seguito alla segnalazione, il Comune ha ritenuto necessario far effettuare, tramite la ditta EcoLan Spa e nell’area interessata dalla positività del residente, il trattamento previsto dal piano nazionale Arbovirosi 2020/2025, secondo quanto indicato dall’azienda sanitaria. Vista anche l’urgente necessità di intervenire a tutela della salute e dell’igiene pubblica per prevenire malattie infettive trasmissibili all’uomo attraverso la puntura di insetti vettori e, in particolare, della zanzara tigre portatrice del virus Dengue e considerato che l’intervento principale per la prevenzione di queste malattie consiste nella massima riduzione possibile della popolazione di insetti vettori e che è necessario rafforzare il contrasto all’insetto con la rimozione dei focolai larvali e con adeguati trattamenti larvicidi e adulticidi in area pubblica e privata, il commissario prefettizio Gianluca Braga, ha ordinato alla ditta EcoLan Spa, l’intervento urgente di disinfestazione su aree pubbliche (aree verdi di scuole, centri anziani, ospedali, parchi pubblici, cimiteri, giardini, ecc.) e private (cortili, piazzali, giardini, terrazze, ecc) su un’ area non inferiore a 200 metri di raggio dalla residenza del nuovo caso segnalato.
Da questa sera e per altre due serate consecutive, dalle ore 21.30 e fino alle 23.30, la popolazione di contrada San Pietro è invitata a non esporre all’esterno delle abitazioni sostanze alimentari o indumenti, chiudere le finestre, tenere dentro gli animali domestici, svuotare i sottovasi.
I prodotti utilizzati sono autorizzati dal ministero della Sanità come presidi medico chirurgici di nuova generazione per la cura dell’ambiente e la tutela della salute pubblica.
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