La notte più lunga dei vandali
Alberi sfregiati, panchine divelte, muri imbrattati. E il Comune paga.
LANCIANO. Alberi sfregiati, cestini dei rifiuti divelti, panchine rotte, parchi “assaltati” con spray e farina: sono gli ultimi episodi di vandalismo in città, complici anche i recenti festeggiamenti per Halloween. Malgrado venga sviscerato nelle scuole oppure sia oggetto di studio, il vandalismo è un fenomeno che in città non tende a diminuire e che pesa sulle casse comunali.
Il rapporto tra i vandali e la città segna ogni giorno nuovi casi. Sembra che la noia o il “mal di vivere” lo si sfoghi contro la “cosa pubblica”, che siano pali della luce, muri, panchine o cassonetti. In città l’elenco è lungo. Gli ultimi casi, di questi giorni, sono legati alla ricorrenza di Halloween, che ha preso piede specie fra i giovanissimi. A farne le spese sono stati, nella “notte delle streghe”, piccoli arbusti in via Battisti, divelti dal terreno o spezzati a metà e buttati nei cassonetti.
E non è l’unico caso. Panchine sporcate, vetrine imbrattate, cartacce e rifiuti lasciati fra le aiuole e il piccolo parco all’ingresso del Villa delle Rose: i Viali, sede storica dello “struscio” serale dei giovanissimi, sono un altro dei luoghi presi di mira. Anche il parco pubblico di via Ciriaci ha subito l’assalto di ragazzini armati di bombolette spray e sacchetti di farina. Qualcuno si è divertito perfino a far scoppiare petardi all’interno della vasca per i pesci.
Per il resto di quotidiani atti vandalici la città è piena. In via Sargiacomo, vicino al terminal bus della Pietrosa, i cestini dei rifiuti in ferro sono stati sradicati e buttati in terra. Una panchina in cemento, di quelle che decorano viale Della Rimembranza, è stata rotta per un gioco balordo.
Dal centro alla periferia: nel quartiere Santa Rita qualcuno si è divertito a “smontare” i dossi artificiali in mezzo alla carreggiata o a sradicare la segnaletica luminosa che indica il percorso della pista ciclabile. Piccoli episodi che però, sommati, danno il senso di un fenomeno ampio e in escalation, nonostante lo si affronti a scuola, nelle parrocchie e in famiglia.
Fenomeno sociale ma anche con risvolti economici. «Sono un centinaio all’anno gli interventi di manutenzione per atti vandalici», conferma l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Bomba (Udc), «dai muri imbrattati alle lampadine rotte, ai cassonetti danneggiati. Non conosciamo l’entità economica perché non esiste una voce specifica, ma vista la mole, non è una cifra da poco».
Un fenomeno, il vandalismo, spesso legato anche ad altre piaghe sociali, come il consumo eccessivo di alcol. Tre le denunce per guida in stato di ebbrezza da parte dei carabinieri nell’ultimo fine settimana. A un 45enne di San Vito, un 23enne e un 31enne di Lanciano è scattato anche il ritiro della patente.
Il rapporto tra i vandali e la città segna ogni giorno nuovi casi. Sembra che la noia o il “mal di vivere” lo si sfoghi contro la “cosa pubblica”, che siano pali della luce, muri, panchine o cassonetti. In città l’elenco è lungo. Gli ultimi casi, di questi giorni, sono legati alla ricorrenza di Halloween, che ha preso piede specie fra i giovanissimi. A farne le spese sono stati, nella “notte delle streghe”, piccoli arbusti in via Battisti, divelti dal terreno o spezzati a metà e buttati nei cassonetti.
E non è l’unico caso. Panchine sporcate, vetrine imbrattate, cartacce e rifiuti lasciati fra le aiuole e il piccolo parco all’ingresso del Villa delle Rose: i Viali, sede storica dello “struscio” serale dei giovanissimi, sono un altro dei luoghi presi di mira. Anche il parco pubblico di via Ciriaci ha subito l’assalto di ragazzini armati di bombolette spray e sacchetti di farina. Qualcuno si è divertito perfino a far scoppiare petardi all’interno della vasca per i pesci.
Per il resto di quotidiani atti vandalici la città è piena. In via Sargiacomo, vicino al terminal bus della Pietrosa, i cestini dei rifiuti in ferro sono stati sradicati e buttati in terra. Una panchina in cemento, di quelle che decorano viale Della Rimembranza, è stata rotta per un gioco balordo.
Dal centro alla periferia: nel quartiere Santa Rita qualcuno si è divertito a “smontare” i dossi artificiali in mezzo alla carreggiata o a sradicare la segnaletica luminosa che indica il percorso della pista ciclabile. Piccoli episodi che però, sommati, danno il senso di un fenomeno ampio e in escalation, nonostante lo si affronti a scuola, nelle parrocchie e in famiglia.
Fenomeno sociale ma anche con risvolti economici. «Sono un centinaio all’anno gli interventi di manutenzione per atti vandalici», conferma l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Bomba (Udc), «dai muri imbrattati alle lampadine rotte, ai cassonetti danneggiati. Non conosciamo l’entità economica perché non esiste una voce specifica, ma vista la mole, non è una cifra da poco».
Un fenomeno, il vandalismo, spesso legato anche ad altre piaghe sociali, come il consumo eccessivo di alcol. Tre le denunce per guida in stato di ebbrezza da parte dei carabinieri nell’ultimo fine settimana. A un 45enne di San Vito, un 23enne e un 31enne di Lanciano è scattato anche il ritiro della patente.