Villamagna

La nutrizionista Brenda Calibeo: “No alla cultura della dieta tossica”

27 Febbraio 2025

Per la giovane professionista “tutto può essere mangiato con serenità nelle giuste porzioni, dal fritto, alla pizza, al croissant al dolce, non soltanto, quindi, gli alimenti considerati fit”

VILLAMAGNA. Brenda Calibeo, giovane professionista di Villamagna, è molto attiva sui social, soprattutto Instagram, come nutrizionista ed esperta di disturbi alimentari. Si interessa inoltre di enogastronomia e ha le idee molto chiare sul fenomeno della tiktoker Rita De Crescenzo e su come le dinamiche attuali possano influenzare il giudizio delle persone in ogni campo. L’abbiamo intervistata.

Dottoressa, quando ha cominciato la sua attività sui social network?
"Ho cominciato durante il periodo dell’università, quindi una decina di anni fa. Era il mio profilo personale, poi è diventato “brendafitfood”. Ad oggi ho deciso di cambiare il nome del profilo perché la parola “fitfood” non si sposa più con il mio concetto di alimentazione sana: tutto può essere mangiato con serenità nelle giuste porzioni, dal fritto alla pizza, dal croissant al dolce, non soltanto, quindi, gli alimenti considerati “fit”. Oggi il mio profilo si chiama, semplicemente, “dott.ssabrendacalibeo”, e lo curo con continuità e passione".

Ritiene che i social debbano veicolare soprattutto contenuti seri e utili, o vanno bene anche situazioni più leggere?
"Sui social c’è spazio per tutti e personalmente li trovo molto utili, sia per imparare cose nuove che per sorridere un po’ quando la giornata lo richiede. C’è da dire, però, che TikTok è un fenomeno che mi preoccupa particolarmente per la fascia di età a cui si rivolge e per le numerose challenge pericolose, mortali o illegali, di cui spesso siamo spettatori. Nel mio settore sono numerose le challenge su diversi tipi di diete che promuovono modelli irrealistici e malsani, alimentando la cultura della dieta “tossica” e incrementando esponenzialmente la diffusione dei Disturbi del Comportamento Alimentare".

Cosa ne pensa del fenomeno Rita De Crescenzo?
"Per definizione, un influencer è “un personaggio di successo, popolare nei social network e in generale molto seguìto dai media, che è in grado di influire sui comportamenti e sulle scelte di un determinato pubblico”. Ogni influencer ha il suo: quello di Rita De Crescenzo è un pubblico che ha bisogno di leggerezza, schiettezza, superficialità, ma anche di autenticità. Non me la sento di dare un giudizio su di lei o su chi la segue. Rita De Crescenzo si è sempre raccontata sui social in modo autentico e senza vergognarsi di se stessa, mostrandosi per quello che è ora e per ciò che è stata: questo tipo di comunicazione autentica, a mio avviso, funziona. Credo che le persone siano stanche di vedere sui social le finte vite perfette degli influencer, che propongono ed ostentano modelli di vita irraggiungibili, creando frustrazione ed insoddisfazione. Se ognuno è figlio del proprio vissuto, Rita rappresenta, a modo suo, il desiderio di volersi affermare e voler rappresentare il suo popolo attraverso una comunicazione diretta, esagerata, schietta e sincera, proprio come la sua gente".

In cosa consiste ciò di cui lei si occupa su Instagram?
"Instagram è il luogo dove racconto un po’ del mio lavoro, ma anche un po’ della mia vita e delle difficoltà che riscontra una ragazza della mia età, tra disagi esistenziali, relazionali e professionali. Se vogliamo, anche io come Rita ho preferito la strada dell’autenticità comunicativa, anche se negli anni la mia comunicazione ha subito delle variazioni, accompagnate dalla mia crescita personale e professionale. Attualmente è uno spazio in cui parlo delle esperienze dei miei pazienti, di cosa significhi affrontare un disturbo alimentare, un percorso alimentare, di quanto sia difficile fare i conti ogni giorno con un corpo che si odia. Oltre ad essere questo, il mio profilo Instagram è sempre stato anche uno spazio di condivisione di ricette facili e utili per tutti, che ha dato vita, circa due anni fa, al format “fatto in casa per me”, che sottolinea l’importanza di dedicarsi delle piccole “cure” quotidiane, anche quando si è soli, ad esempio attraverso una semplice colazione preparata con calma al mattino".

@RIPRODUZIONE RISERVATA