La Via boccia i pozzi petroliferi
Scerni, la commissione regionale dice no al progetto della Medoilgas
SCERNI. Bocciato il progetto Civita-Santa Liberata della Medoilgas da parte della Commissione di valutazione di impatto ambientale della Regione. L’integrazione alla documentazione presentata per l’esplorazione e lo sfruttamento dei pozzi di idrocarburi nel territorio comunale è stata infatti ritenuta insufficiente.
«La società si è presentata ancora in Regione con la documentazione tecnicamente non sufficiente a supportare la realizzazione dei pozzi esplorativi», spiega il primo cittadino Giuseppe Pomponio.
Il primo stop era arrivato a settembre quando appunto era stato richiesto di integrare i documenti. Nel progetto Civita è stata individuata un’area di 270 chilometri quadrati fino a Montenero di Bisaccia nella quale effettuare indagini esplorative. Il sito prescelto a Scerni è a circa 500 metri dal centro storico, in un’area a rischio idrogeologico.
«Oltre che dalla commissione Via, la stessa tesi è stata sostenuta dalle associazioni ambientaliste presenti all’incontro», aggiunge il sindaco che, nel corso dell’audizione all’Aquila, ha ribadito la contrarietà dell’amministrazione comunale al pozzo. «Sono stati fatti innumerevoli investimenti pubblici e privati negli anni per valorizzare e tutelare il patrimonio ambientale e l’economia rurale del paese che ora rischiavano di essere vanificati da questo progetto», sottolinea Pomponio. «Olio, vino e un polo d’eccellenza come l’istituto agrario, il tratturo e le altre produzioni d’eccellenza costituiscono un bene da salvaguardare», aggiunge.
In particolare la documentazione presentata dalla Medoilgas per sondare e trivellare alle porte dell’abitato, è risultata insoddisfacente e lacunosa in quanto priva di quantificazioni esatte dei danni che avrebbe comportato e contraddittoria in vari punti.
Simona Andreassi
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