Lanciano deludente, ko inevitabile
Difesa disattenta e attacco spuntato: i rossoneri cedono al Portogruaro.
LANCIANO. Niente da fare: il Lanciano non sa vincere in casa. La squadra di Pagliari, modesta e impacciata, si arrende anche al Portogruaro, giunto allo stadio Biondi per onorare il concittadino Lorenzo da Ponte, librettista di Mozart nelle opere più virtuose. Come il calcio visto qui, concreto, di prima, con trame di grande abilità. Finisce con un sonoro 0-2. Troppa la differenza tra le due compagini: elevata la precarietà dei frentani, prevedibili in attacco e pericolosi solo nei calci piazzati, con i difensori mai concentrati sugli avversari; belle le incursioni dei veneti, con palloni giocati al volo e la capacità di ritrovarsi quasi a memoria sulle fasce e negli assist. Per il Lanciano, più forte in trasferta, è la seconda sconfitta interna; per il Portogruaro è il terzo successo fuori casa.
Si comincia con i rossoneri che in due minuti impensieriscono i veneti prima con Morante (3’) che approfitta di una disattenzione della difesa ospite e poi con un colpo di testa di Vastola (5’), servito da Mammarella, che finisce alto sulla traversa. Il Portogruaro si fa sotto e diventa pericoloso in due occasioni: tiro al volo di Marchi al 16’ e colpo di testa di Siniscalchi di poco sul montante al 20’. Il Lanciano riprende con un cross di Mammarella insidioso (23’) dopo una punizione battuta per fallo al vertice dell’area e con un tiro di Morante (26’) che sfiora il palo, servito dopo un ottimo scambio con Masini. Da questo momento i rossoneri devono ringraziare Chiodini se a fine gara il passivo non sarà maggiore.
Dalla succesiva azione dei veneti, infatti, sale in cattedra il portiere virtussino che respinge su Bocalon, anche se l’azione ospite era nata da una punizione non concessa dall’arbitro per fallo su Mammarella a centrocampo. Al 30’ il Lanciano va vicino al gol con Oshadogan che su calcio piazzato impegna Rossi, ma sul successivo cambio di fronte il Portogruaro rende la pariglia con Marchi che a tu per tu con Chiodini si fa parare una rete già fatta. La prima frazione di gioco si chiude con un’altra prodezza dell’estremo difensore rossonero che intercetta un tiro dal limite di capitan Cunico. Nella ripresa si nota subito che è la squadra ospite a crescere in intensità e giocate, soprattutto di prima.
Tant’è che il Portogruaro si fa pericoloso con due colpi di testa di Bocalon al 2’ e al 6’, con Cunico all’8’ che dal limite tira alto sulla traversa e all’11’ con Scozzarella che lambisce il palo. Pagliari prova a dare linfa alla squadra e mette Improta al posto di Masini. E’ il 12’: da quel momento il Lanciano perde il controllo della situazione e finisce nelle grinfie dei veneti che due minuti dopo passano in vantaggio. Scozzarella si procura un angolo sulla destra dopo avere galoppato sulla fascia e scartato ben due rossoneri. E’ lo stesso centrocampista veneto a servire per la testa di Marchi che schiaccia sul palo e non perdona Chiodini. Il Lanciano accusa il colpo e non reagisce. Pagliari corre ai ripari e cambia Mammarella per Turchi (18’).
Due minuti dopo c’è il raddoppio ospite. Scozzarella calcia una punizione dalla sinistra a pallonetto servendo Cunico. Il tiro del capitano spiazza Chiodini con la sfera che passa tra le gambe dell’estremo difensore frentano, dietro c’è Bocalon che non perdona. L’ultimo cambio di Pagliari, Amenta per Oshadogan (21’), non schiarisce le idee al Lanciano che sembra sempre più imbambolato. Proprio Amenta illude i tifosi rossoneri nell’unico intervento difficile per Rossi. Finisce col Portogruaro che potrebbe arrotondare il risultato al 38’. Poi fischi da tribune, distinti e curve e applausi agli ospiti che hanno dettato spartito e opera.
Si comincia con i rossoneri che in due minuti impensieriscono i veneti prima con Morante (3’) che approfitta di una disattenzione della difesa ospite e poi con un colpo di testa di Vastola (5’), servito da Mammarella, che finisce alto sulla traversa. Il Portogruaro si fa sotto e diventa pericoloso in due occasioni: tiro al volo di Marchi al 16’ e colpo di testa di Siniscalchi di poco sul montante al 20’. Il Lanciano riprende con un cross di Mammarella insidioso (23’) dopo una punizione battuta per fallo al vertice dell’area e con un tiro di Morante (26’) che sfiora il palo, servito dopo un ottimo scambio con Masini. Da questo momento i rossoneri devono ringraziare Chiodini se a fine gara il passivo non sarà maggiore.
Dalla succesiva azione dei veneti, infatti, sale in cattedra il portiere virtussino che respinge su Bocalon, anche se l’azione ospite era nata da una punizione non concessa dall’arbitro per fallo su Mammarella a centrocampo. Al 30’ il Lanciano va vicino al gol con Oshadogan che su calcio piazzato impegna Rossi, ma sul successivo cambio di fronte il Portogruaro rende la pariglia con Marchi che a tu per tu con Chiodini si fa parare una rete già fatta. La prima frazione di gioco si chiude con un’altra prodezza dell’estremo difensore rossonero che intercetta un tiro dal limite di capitan Cunico. Nella ripresa si nota subito che è la squadra ospite a crescere in intensità e giocate, soprattutto di prima.
Tant’è che il Portogruaro si fa pericoloso con due colpi di testa di Bocalon al 2’ e al 6’, con Cunico all’8’ che dal limite tira alto sulla traversa e all’11’ con Scozzarella che lambisce il palo. Pagliari prova a dare linfa alla squadra e mette Improta al posto di Masini. E’ il 12’: da quel momento il Lanciano perde il controllo della situazione e finisce nelle grinfie dei veneti che due minuti dopo passano in vantaggio. Scozzarella si procura un angolo sulla destra dopo avere galoppato sulla fascia e scartato ben due rossoneri. E’ lo stesso centrocampista veneto a servire per la testa di Marchi che schiaccia sul palo e non perdona Chiodini. Il Lanciano accusa il colpo e non reagisce. Pagliari corre ai ripari e cambia Mammarella per Turchi (18’).
Due minuti dopo c’è il raddoppio ospite. Scozzarella calcia una punizione dalla sinistra a pallonetto servendo Cunico. Il tiro del capitano spiazza Chiodini con la sfera che passa tra le gambe dell’estremo difensore frentano, dietro c’è Bocalon che non perdona. L’ultimo cambio di Pagliari, Amenta per Oshadogan (21’), non schiarisce le idee al Lanciano che sembra sempre più imbambolato. Proprio Amenta illude i tifosi rossoneri nell’unico intervento difficile per Rossi. Finisce col Portogruaro che potrebbe arrotondare il risultato al 38’. Poi fischi da tribune, distinti e curve e applausi agli ospiti che hanno dettato spartito e opera.