Lanciano, l'ex sindaco Paolini rinviato a giudizio per abuso e falso
Sotto accusa le funzioni assegnate a un dipendente del Comune che non avrebbe frequentato un corso di preparazione. La procura: "L'ex sindaco ha procurato un ingiusto vantaggio". In aula il 3 ottobre
LANCIANO. Con l'accusa di abuso di ufficio e falso documentale è stato rinviato a giudizio l'ex sindaco Filippo Paolini. Secondo l'accusa Paolini, in qualità di primo cittadino, avrebbe attribuito a un dipendente funzioni di polizia stradale, senza che questi avesse frequentato il corso di preparazione e qualificazione nè superato l'esame finale. Avrebbe così procurato al dipendente un ingiusto vantaggio patrimoniale concedendogli mansioni superiori rispetto a quelle per le quali era assunto. L'accusa di falso è relativa a una delibera in cui l'ex sindaco avrebbe attestato che l'uomo aveva frequentato il corso e superato l'esame. Per concorso in abuso andrà a processo, il prossimo 3 ottobre, anche il dipendente, Luciano Di Corinto. (t.d.r.)
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