Lanciano, maltrattamenti nella casa di riposo: condannata
Le accuse rivolte alla titolare della Arcobaleno di Vasto. Assoluzione dal reato più grave dell'evento morte di un altro anziano ospite
LANCIANO. Per l'accusa di maltrattamenti e sevizie agli anziani nella Casa di Riposo Arcobaleno di Vasto la Corte di Assise di Lanciano ha condannato a tre anni e sei mesi di reclusione la titolare Carmela Guglielmo, di 50 anni. L'imputata è stata invece assolta dal reato più grave dell'evento morte di un altro anziano ospite della casa di riposo. Il Pm Gabriella De Lucia aveva chiesto complessivamente 7 anni di reclusione. Sull'esito della sentenza si è detto soddisfatto il difensore Alessandra Cappa: «Le contestazioni rivolte alla mia assistita sono state fortemente ridimensionate».
La stessa Corte di Assise presieduta da Marina Valente, giudice a latere Andrea Belli più sei giudici popolari, ha riconosciuto il risarcimento danni per sole due parti su tre che si erano costituite parti civili, le quali avevano chiesto mezzo milione di euro ciascuno. I danni saranno ora quantificati in separata sede dinanzi al tribunale civile.
L'inchiesta sulla casa Arcobaleno era scattata a primavera del 2015 e portò anche al sequestro temporaneo della struttura. I carabinieri di Vasto avevano arrestato oltre alla Guglielmo il suo compagno Lucio Ramundi, deceduto lo scorso anno e pertanto uscito dal processo per l'estinzione del reato.