Lanciano, uomo beve disinfettante e muore dopo le cure in ospedale
La magistratura indaga sul decesso di un uomo di Frisa finito in Rianimazione e poi ricoverato in Medicina al Renzetti
LANCIANO. Ingerisce un disinfettante per errore e muore in ospedale dopo le cure. La procura di Lanciano ha aperto un’inchiesta sulla morte di un pensionato di Frisa, Vittorio Iasci, 67 anni, deceduto il 28 novembre scorso. L’uomo era ricoverato nel reparto di Medicina del Renzetti. In ospedale era entrato alla fine di ottobre dopo avere ingerito per sbaglio un disinfettante utilizzato per pulire le cucce dei cani. I figli dell’uomo hanno infatti un allevamento in contrada Badia, a Frisa.
Iasci era entrato nel casotto in campagna in cerca di acqua per prendere un medicinale e aveva notato una bottiglia trasparente con del liquido. Credendo si trattasse di acqua, aveva ingerito il liquido per accompagnare la pasticca. In realtà quella che aveva bevuto era una sostanza chimica. L’anziano aveva quindi accusato un malore. Soccorso e trasportato in ospedale a Lanciano, era stato sottoposto alle cure del caso, rimanendo ricoverato in Rianimazione per alcune settimane. Dal reparto intensivo era poi uscito, una volta superata la crisi, ed era stato trasferito in Medicina.
Qui, contro ogni aspettativa dei parenti che lo avevano visto migliorare e stare meglio, Iasci è improvvisamente deceduto mercoledì scorso. In passato, l’anziano aveva sofferto di cuore. Gli era stato anche impiantato uno stimolatore elettrico, che nelle settimane successive avrebbe dovuto sostituire poiché la batteria aveva iniziato a scaricarsi. All’uomo, in reparto, sarebbero stati però sospesi i farmaci che assumeva da anni per la patologia cardiaca di cui soffriva. È questa la motivazione per cui la famiglia ha sporto denuncia alla polizia. L’ipotesi dei familiari di Iasci, che lascia moglie e due figli, è che ci sia stata una qualche negligenza da parte dei medici, dalla quale sarebbe poi dipeso il decesso del loro congiunto.
Su questo dovrà fare luce l’inchiesta della procura, coordinata dal sostituto Ruggiero Dicuonzo, che mantiene il più stretto riserbo sulle indagini. Il reato ipotizzato è quello di omicidio colposo. Nel registro degli indagati sarebbe iscritto personale del reparto dove l’uomo era ricoverato. Oggi, dopo diversi giorni di attesa, è prevista l’autopsia sulla salma di Iasci, da cui si attendono le prime risposte sulle cause della morte del pensionato.
Stefania Sorge
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