Lei lo lascia, lui la perseguita: ristoratore si difende daLLE ACCUSE

12 Maggio 2014

LANCIANO. Viene interrogato questa mattina, nel carcere di Villa Stanazzo, Carlo Nereo, 39 anni, ristoratore e presidente dell’associazione Atlantide che gestisce l’area verde comunale del parco...

LANCIANO. Viene interrogato questa mattina, nel carcere di Villa Stanazzo, Carlo Nereo, 39 anni, ristoratore e presidente dell’associazione Atlantide che gestisce l’area verde comunale del parco Diocleziano L’uomo venerdì mattina è stato raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di atti persecutori.

Il provvedimento restrittivo, emesso dal gip Marina Valente su richiesta del pubblico ministero Rosaria Vecchi, è arrivato dopo due denunce a piede libero da parte dei carabinieri. Nereo è accusato di aver perseguitato la ex compagna, una 42enne del Frentano, separata e con una figlia minorenne, a cui la madre aveva tenuto nascosta la relazione con il ristoratore, avuta dopo la separazione dal marito e terminata nel 2011. Nereo, però, non aveva preso bene la fine della storia e aveva iniziato a tormentare la donna con telefonate e messaggi per convincerla a tornare insieme a lui, senza tuttavia ottenere risultati. Per questo motivo, secondo le accuse, avrebbe costretto la donna a incontri segreti per evitare di rivelare la verità alla figlia di lei. Incontri andati avanti fino al marzo scorso, quando la donna ha troncato ogni rapporto. Il ristoratore si è fatto però più insistente, appostandosi sotto casa della donna e avvicinando la figlia. A quel punto è scattata la seconda denuncia. A Nereo non sarebbero contestate violenze o minacce. Questa mattina, nel carcere di Villa Stanazzo, si svolge l’interrogatorio di garanzia. Il difensore dell’uomo, l’avvocato Giacomo Nicolucci, chiederà la revoca dell’ordinanza cautelare o, in alternativa, la sostituzione con una misura meno restrittiva. (s.so.)