Proiettile e lettera anonima recapitati in prefettura, a Chieti

CHIETI

Lettera con proiettile e minacce in prefettura

Nel mirino il senatore D'Alfonso, gli assessori regionali Paolucci e Pepe, il sindaco di Lanciano Pupillo con i dirigenti Asl, Flacco e Orsatti. I destinatari pensano a un gesto isolato 

CHIETI. La Digos di Chieti sta indagando su una busta, arrivata negli uffici della prefettura teatina, contenente un proiettile calibro 9 e una lettera con minacce di morte a sei fra politici e rappresentanti di enti abruzzesi. Con un'anomalia: sulla busta il destinatario è il «prefetto Ruggiero Borzacchiello» che è in realtà il nome del questore di Chieti, mentre il prefetto, Antonio Corona, non è mai citato. Nel mirino dell'anonimo, secondo le anticipazioni pubblicate oggi dal quotidiano Il Centro, sono finiti il senatore Pd Luciano D'Alfonso, gli assessori regionali Silvio Paolucci e Dino Pepe, il sindaco di Lanciano (Chieti) e confermato presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo,  manager e direttore sanitario della Asl Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco e Vincenzo Orsatti. «Busta e contenuto sono stati consegnati alla polizia scientifica per rilevare eventuali impronte e tracce utili a risalire all'anonimo autore» scrive Gianluca Lettieri sul quotidiano abruzzese, ricordando due casi analoghi dei mesi scorsi, quando negli uffici della giunta regionale, all'Aquila, arrivarono due lettere di minaccia indirizzate sempre a Paolucci, assessore alla Programmazione sanitaria, con «riferimenti a vicende del mondo della sanità, pur essendo messaggi pieni zeppi di errori e di frasi confuse, sconnesse e farneticanti». La lettera è stata consegnata insieme ad altra corrispondenza in prefettura ieri mattina. Appena qualcuno si è accorto che la busta conteneva un oggetto metallico è scattata la segnalazione alle forze dell'ordine. «Penso sia il gesto di uno squilibrato, un gesto individuale, non credo siano episodi legati a una strategia. Ho fiducia in chi ha la titolarità delle indagini e nel fatto che, trattandosi di gesti ripetuti, si possa arrivare all'individuazione del responsabile». Così l'assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, all'Ansa a proposito della lettera minatoria nella quale figura tra i destinatari, recapitata ieri insieme a un proiettile alla prefettura di Chieti. «Nessuno mi ha avvertito di queste minacce, ho appreso la notizia dal giornale» dice ancora Paolucci. «Questa è la terza lettera che ricevo, la seconda che arriva con un proiettile, le altre due le ho viste perché me le hanno inviate personalmente e facevano riferimento a questioni della sanità, settore che è sempre stato sensibile. In passato» prosegue Paolucci «avevo sottolineato come il confronto politico avesse toccato un livello aspro, ma questo gesto è totalmente fuori dalla dialettica politica. Gli inquirenti mi hanno sempre rassicurato e continuerò a lavorare serenamente». Fra i destinatari delle minacce anche il presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo, confermato proprio tre giorni fa al vertice dell'ente: «Nessuno mi ha avvertito, ho appreso la notizia dal giornale» esordisce Pupillo, che è anche sindaco di Lanciano (Chieti). «Non sono preoccupato. E' un periodo in cui, nonostante i tanti impegni, intorno a me ho visto serenità, c'è un bel clima. Credo si tratti di qualcuno che vuole farsi notare. La mia attività politica e amministrativa, anche all'interno della mia coalizione, sia in Provincia sia al Comune, e in Regione con Paolucci, è improntata a un alto valore morale, civico ed etico, il miglior giubbotto antiproiettile e la migliore scorta per la mia persona. Sono molto sereno e penso che sia il gesto di uno squilibrato che vuole farsi notare». Tranquillo si dice anche il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco: «Nella mia azione quotidiana amministrativa ho sempre operato nel rispetto delle norme».