CHIETI

Matrimoni in crisi: più di 200 annullati nell’ultimo anno

13 Febbraio 2025

De Grandis: «I numeri parlano di un fenomeno in aumento». Lo scioglimento del sacramento per cause sempre più litigiose

CHIETI. Non solo meno matrimoni ma anche più separazioni, con tante coppie che si presentano davanti al tribunale ecclesiastico perché dichiari la nullità del legame. Nullità che viene sentenziata soprattutto a partire da problematiche psichiche e psicologiche: «Le coppie, soprattutto le più giovani, sembrano non reggere alla prima crisi che si presenta», spiega don Antonio De Grandis, vicario giudiziale, presidente del Tribunale ecclesiastico interregionale abruzzese e molisano (Teiam). Ieri, al Seminario regionale, si è svolta la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario alla presenza dell'arcivescovo di Chieti Vasto Bruno Forte e del sottosegretario alla presidenza della Cei (Conferenza episcopale italiana) don Gianluca Marchetti, che ha tenuto una relazione sulla gratuità del procedimenti davanti al tribunale ecclesiastico. De Grandis ha invece tenuto l'annuale bilancio di quanto fatto nel 2024, con 204 cause trattate, 15 concluse in più rispetto all'anno scorso. 

L'analisi delle cause di nullità permette al vicario giudiziale di fare un'approfondita fotografia della società e dei suoi mutamenti. Al vertice del Teiam da dieci anni, don Antonio non ha mai visto una prevalenza così netta di problematiche psichiche e fragilità psicologiche tra i motivi di nullità: «Oltre la metà dei matrimoni è stato dichiarato nullo per questo tipo di motivi», spiega don Antonio, «spesso abbiamo avuto bisogno di professionisti come psichiatri e psicoterapeuti. Molto spesso ci troviamo di fronte a una immaturità pisco-affettiva. Dal nostro particolare osservatorio, possiamo notare che ci si accosta sempre più al matrimonio con meno maturità sul piano umano e maggiore superficialità in generale. Si è sempre meno in grado di valutare le responsabilità che un vincolo di questo tipo comporta. Di anno in anno assistiamo a un boom di personalità fragili, di soggetti narcisistici, di coniugi, soprattutto giovani, che di fronte alla prima difficoltà decidono di farsi indietro. Non si ha più la capacità di gestire e affrontare le criticità della vita di coppia. Si entra subito in conflitto». 

L'aumento della conflittualità è un altro aspetto che ha colpito il vicario giudiziale: «Anni fa le richieste di annullamento dei matrimoni erano per lo più consensuali, adesso, invece, le cause sono sempre più litigiose. Nei procedimenti che trattiamo, inoltre, ci capita sempre di più di rilevare reati, che vanno dai maltrattamenti in famiglia allo stalking». Anche la durata dei matrimoni si è accorciata notevolmente: «Alcuni durano solo pochi mesi. E ci è capitato persino chi ha chiesto l'annullamento appena tornato dal viaggio di nozze». Tra le dieci diocesi abruzzesi e molisane, quella di Chieti Vasto è la prima come richieste di annullamento, seguono le diocesi di Teramo-Atri e quella di Avezzano. Il Teiam sovrintende al territorio di competenza con un vicario giudiziario, don Antonio, due vicari aggiunti, 8 giudici, un difensore del vincolo titolare e 8 sostituti, oltre due patroni stabili; mentre il personale amministrativo è costituito da un cancelliere, 4 sostituti, il direttore amministrativo e un archivista (i periti iscritti all'albo sono 23). Il 30% delle cause vengono trattate con gratuito patrocinio.