CHIETI
Medici di Cardiochirurgia discriminati, a giudizio ex primario Di Giammarco
L'accusa è abuso d'ufficio, il processo è fissato per il 16 marzo 2021
CHIETI. Il giudice dell'udienza preliminare (gup) del Tribunale di Chieti, Andrea Di Berardino, ha rinviato a giudizio Gabriele Di Giammarco, all'epoca, cioè fino a novembre del 2019, primario del reparto di Cardiochirurgia dell'ospedale di Chieti. Di Giammarco, nell'ambito di un'inchiesta coordinata dal pm Giancarlo Ciani, è accusato di abuso d'ufficio ai danni di alcuni medici, che erano in servizio a Cardiochirugia, e che secondo l'accusa subirono dal primario condotte discriminatorie consistite nella loro esclusione dagli interventi chirurgici in elezione e nell'inserirli, invece, in continui turni di reperibilità, nonchè nel rifiutare loro il prescritto periodo di ferie.
Uno dei sette medici, Michele Di Mauro, assistito dall'avvocato Giulio Fierini, si è costituito parte civile. Il processo è stato fissato per il 16 marzo 2021 davanti al Tribunale di Chieti in composizione collegiale. Di Giammarco a fine ottobre è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nell'ambito di un'inchiesta per corruzione sull'acquisto da parte della Asl Lanciano Vasto Chieti per la Cardiochirurgia di Chieti, di valvole cardiache, ma anche altro materiale, a un prezzo doppio rispetto a quello di mercato, senza bando pubblico e con procedura negoziata. A giugno, invece, Di Giammarco, che è difeso dall'avvocato Leo Brocchi, era stato interdetto per 12 mesi dalla sua attività di docente universitario nell'ambito di un'altra inchiesta, sempre della procura di Chieti, per falso ideologico e truffa a ente pubblico per non aver tenuto, mille ore di attività di tutoraggio di cui erano beneficiari una quarantina di studenti.