Coni Abruzzo, sabato c’è la resa dei conti

Battaglia all’ultimo voto tra Passacantando e Berghella e per i posti da consigliere della giunta. Il ruolo di Sport&Salute con Scognamiglio. C’è l’potesi Sabatino Aracu della Fisr (sport rotellistici) per il dopo Malagò a livello nazionale
Ci siamo, quasi. Sabato mattina all’Aquila, nella sede di via Montorio, è in programma l’assemblea per il rinnovo del comitato regionale del Coni e l’elezione del presidente. Enzo Imbastaro è uno dei sette presidenti uscenti che, in base alla nuova legge, non può riproporre la candidatura, perché ha già esaurito il terzo mandato. Come Malagò a livello nazionale. In Abruzzo i candidati sono il professor Antonello Passacantando, aquilano, presidente organismo regionale Sport a Scuola dell’Ufficio scolastico, battuto (29-23) nel 2021, e Alessandra Berghella, vice presidente uscente Coni, commercialista di Francavilla che opera a Pescara. Come spesso accade: un candidato della costa e uno dell’interno. Si corre sul filo dell’equilibrio, ripartendo dall’esito del voto del 2021. Ma nel frattempo, qualche presidente di federazione è cambiato e altri sono passati da uno schieramento all’altro. Campagna elettorale a tutto spiano: c’è chi raduna elettori e chi li contatta singolarmente. Ovviamente, c’è anche chi promette il voto a entrambi i candidati. C’è chi smuove amicizie o politici al fine di convincere un elettore. La presidenza del Coni rispetto al passato ha perso potere, in gran parte passato in mano a Sport &Salute che gestisce il patrimonio: soldi e immobili. Il presidente del Coni oggi è depotenziato e svolge compiti perlopiù di rappresentanza, il suo raggio d’azione è limitato così come il budget da gestire. Almeno rispetto al passato. L’uomo forte dello sport abruzzese è Domenico Scognamiglio, campano di origine, nominato direttamente dalla politica dopo la riforma voluta dal ministro Giorgetti. Basso profilo e molto più da gestire per Scognamiglio con cui il nuovo presidente regionale Coni dovrà per forza di cose interfacciarsi. Sabato mattina si voterà prima per il presidente e poi per i componenti della giunta e c’è la possibilità che la maggioranza della giunta Coni non sia espressione del presidente vincitore, anche se poi basta un attimo per passare da una squadra all’altra. Sono otto i posti in giunta da assegnare, compreso il presidente. 58 aventi diritto al voto, di cui 46 federazioni, rappresentanti degli atleti, dei tecnici e delle discipline associate. Con Passacantando si è schierato Massimiliano Milozzi, il delegato Coni di Chieti candidato (non eletto) alle elezioni regionali di poco più di un anno fa nelle file di Fratelli d’Italia. Qualora dovesse prevalere la candidatura di Passacantando filtrano indiscrezioni secondo le quali Milozzi sarebbe confermato delegato provinciale di Chieti e potrebbe anche essere nominato vice presidente regionale.
CIP: SPORT PARALIMPICI. Si sono già tenute le assemblee elettive a Pescara per il consiglio regionale del comitato italiano paralimpico (Cip) per eleggere i rappresentanti degli atleti, dei tecnici, delle Discipline Sportive Paralimpiche (Dsp) e delle Discipline Sportive Associate Paralimpiche (Dsap), in proiezione delle prossime elezioni regionali in programma sabato all’Aquila. Si voterà nel pomeriggio, dopo il Coni. E il candidato unico alla presidenza è Mauro Sciulli, di Sulmona, che sarebbe al secondo mandato. Per quanto riguarda gli atleti sono stati eletti Antonio Cippo (atleta FITeP, FINP e UITS)e la new entry Ilenia Colanero (atleta FIPSAS, FINP e FCI). Mentre in rappresentanza dei tecnici è stato eletto Paride Ciccozzi (federazione italiana pallavolo); per i rappresentanti delle Discipline Sportive Paralimpiche (Dsp) e delle Discipline Sportive Associate Paralimpiche (Dsap) sono stati eletti ,rispettivamente, la new entry Luca Tarquini, presidente Provinciale dell’Aquila del centro sportivo italiano e Vincenzo Di Cecco, presidente della federazione italiana sport orientamento Abruzzo.
SORPRESA ARACU. All’orizzonte potrebbe profilarsi una sorpresa: la candidatura dell’aquilano Sabatino Aracu, da 32 anni presidente Fisr (sport rotellistici), alla presidenza del Coni nazionale. Il nome di Aracu non è all’ordine del giorno oggi. Ma se ne parla negli ambienti Coni. Si voterà il 26 giugno a Roma e la scadenza per presentare la candidatura è per il 5 giugno. Sono 83 gli elettori, servono 42 voti per vincere al primo turno. Poi, basterà la maggioranza dei presenti. I nomi in ballo oggi sono quelli di Luca Pancalli, ex presidente del comitato paralimpico, Luciano Buonfiglio, presidente della federcanoa, e l’ex velista Ettore Thermes. Giovanni Malagò è bloccato dalla politica – dal centrodestra e in particolare dal ministro Andrea Abodi che invoca l’applicazione della legge senza deroghe - che lo ha messo fuorigioco con una normativa che gli impedisce di andare oltre il terzo mandato nonostante i buoni risultati a livello olimpico e un consenso diffuso. Ha promesso che lunedì dirà la sua sull’argomento; lasciare l’organizzazione di Milano-Cortina 2026 ad altri è il suo grande rimpianto. Per il futuro potrebbe sponsorizzare il nome di una donna. Magari Federica Pellegrini che inizialmente ha fatto sapere di non essere interessata. Si vedrà, i giochi sono tutti da fare. Ma se non ci sarà una candidatura forte ecco che potrebbe entrare in scena (anche) Sabatino Aracu, ex parlamentare di Forza Italia, che ancora oggi vanta buoni rapporti con la politica. Fratelli d’Italia e Forza Italia di certo non gli sarebbero ostili e potrebbero spingerlo se si venissero a creare i presupposti. E il presidente internazionale degli sport rotellistici potrebbe mettere sul piatto della bilancia trent’anni di gestione federale e molte conoscenze fuori dai confini nazionali. ©RIPRODUZIONE RISERVATA