ABRUZZO
Migranti in arrivo a Ortona, la maggior parte donne e bambini
Il piano di accoglienza per venerdì notte: lo screening sanitario in porto (in due sono positivi al Covid), due neonati e le mamme nel reparto di Pediatria di Chieti, gli altri nei Centri di accoglienza
ORTONA. Ci sono anche due neonati (di 24 e 7 mesi) con le rispettive mamme, oltre a 18 bambini non accompagnati, 11 donne (non si sa se alcune di esse in gravidanza) e 7 uomini fra i 40 migranti che venerdì notte (attorno alle ore 23) sbarcano nel porto di Ortona dalla nave Aita Mari dell'ONG spagnola "Salvamento Maritimo Humanitario" che li ha tratti in salvo al largo dell'isola di Lampedusa (aperto Mediterraneo). La nave è in navigazione e si appresta circumnavigare la penisola e quindi a risalire l'Adriatico in 4 giorni dal punto in cui c'è stato il salvataggio. Un altro lungo viaggio della disperazione.
Alla luce delle informazioni arrivate dalla nave si è messa in moto la macchina operativa per l'accoglienza, i controlli sanitari e quindi la sistemazione. Questa mattina c'è stato un lungo sopralluogo operativo nel porto diretto dalla Prefettura, con il Comando della capitaneria di porto e tutti i soggetti interessati al piano. Presenti fra gli altri la Croce Rossa e il Cnab Protezione civile che poi insieme a CB Protezione civile fanno parte del dispositivo del Centro operativo comunale. Coinvolta direttamente la Asl Lanciano-Vasto-Chieti il cui dg Thomas Schael ha svolto una riunione con il Gruppo di coordinamento sbarco migranti.
IL PIANO. I neonati con le mamme saranno condotti direttamente nel reparto di Pediatria dell'ospedale di Chieti. Sembra che due migranti, una ragazza e un ragazzo, siano positivi al Covid, mentre un ragazzo avrebbe una ferita alla testa ed ha già ricevuto le prime cure. Un primo screening a bordo sullo stato di salute e tamponi Covid 19 saranno effettuati dall'Usmaf di Pescara, la Croce Rossa Italiana allestirà nel porto di Ortona una Pma e una tensostruttura per i positivi al Covid e sarà presente con 3 ambulanze e un pulmino. Nella Pma opereranno 4 Assistenti sociali della Asl Lanciano Vasto Chieti, che probabilmente saranno integrati da altri due assistenti sociali del Comune di Ortona, 3 psicologi della Asl e un pediatra mentre nella tensostruttura di Covid positivi opererà un infermiere. L'attività di triage sarà eseguita da 2 medici e 4 infermieri del 118 che garantirà anche la presenza di due ambulanze di cui una medicalizzata e una automedica. Inoltre nelle operazioni che accompagneranno lo sbarco dei migranti verranno impiegati almeno tre mediatori culturali. Terminato lo screening, i migranti saranno identificati dalla polizia e trasferiti nei Cas (Centri di accoglienza straordinari) della provincia di Chieti (600 posti disponibili).
Altri migranti saranno distribuiti nelle 4 province in base a un principio già a suo tempo stabilito e adottato di comune accordo fra le quattro prefetture abruzzesi, e di cui si fa garante la prefettura capoluogo dell'Aquila.