CHIETI
Minacce e violenza alla convivente affinché si prostituisse
Condannato un 44enne a 4 anni a 4 mesi, l'avrebbe anche minacciata di morte per costringerla ad aiutarlo ad uccidere l'uomo con il quale lei aveva avuto una relazione
CHIETI. Un uomo di 44 anni è stato condannato a 4 anni e quattro mesi di reclusione nel processo con rito abbreviato dinanzi al giudice (Gup) del Tribunale di Chieti, Andrea Di Berardino. Era accusato di induzione alla prostituzione, maltrattamenti in famiglia, tentata violenza privata e minacce nei confronti della convivente more uxorio. È stato inoltre condannato a risarcire 500 euro alla parte civile e interdetto per cinque anni dai pubblici uffici.
Il pm Giampiero Di Florio aveva chiesto la condanna a quattro anni. All'uomo è stata contestata l'aggravante di aver indotto alla prostituzione la convivente mediante violenza e minaccia, anche per mezzo di un coltello: era lui di volta in volta, secondo l'accusa, a procurarle i clienti.
Sempre secondo l'accusa, il 44enne ha più volte assunto atteggiamento violento e minaccioso nei confronti della donna, spesso alimentato dall'assunzione smodata di alcol e cocaina, rivolgendole offese. Inoltre l'ha minacciata di morte anche per costringerla ad aiutarlo per tendere un agguato, al fine di ucciderlo, all'uomo con il quale lei aveva avuto una relazione sentimentale.