LANCIANO
Moglie morta in cantina, l'ex vigile del fuoco continua a negare
Aldo Rodolfo Di Nunzio interrogato da giudice e pm in particolare sull'audio in cui si sente gridare la donna "lasciami, lasciami". Chiesta la scarcerazione. E l'avvocato spiega: diritto alla difesa è un diritto per tutti
LANCIANO. Ha continuato a negare responsabilità sulla morte della moglie e il giudice delle indagini preliminari si è riservato la decisione sull'immediata scarcerazione richiesta dall'avvocato Silvia De Santis. Aldo Rodolfo Di Nunzio, l'ex vigile del fuoco arrestato con l'accusa di aver ucciso la moglie e di averne simulato il suicidio, ha respinto le accuse come aveva sempre fatto nel corso di quest'ultimo anno e mezzo. anche nell'interrogatorio di garanzia svolto questa mattina in carcere.
Le domande sia del giudice Canosa che dei procuratori Di Serio e Rapino, si sono focalizzate sul nuovo elemento della registrazione audio/video in cui si sente la donna gridare "lasciami, lasciami". A detta dell'avvocato, Di Nunzio si è reso molto collaborativo, ha risposto e respinto le accuse.
Il legale Silvia De Santis ha poi voluto precisare: “In molti in questi giorni si sono domandati come mai una donna, in questo particolare momento storico, stia difendendo un uomo che appare essere l'omicida della moglie. Io ritengo che viviamo in un sistema garantista, dove il diritto alla difesa e al giusto processo non deve e non può essere negato a nessuno. Quindi il fatto che io sia una donna credo che sia assolutamente irrilevante”.