Movida, stop alla discoteca abusiva
Controlli della polizia a Ortona: scovata attività irregolare, multa di 23mila euro
CHIETI. Dopo gli ultimi episodi di movida violenta registrati a Chieti, e la riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, s’intensificano i controlli delle forze dell’ordine su tutto il territorio provinciale, costa compresa. Scoperta una discoteca e ristorante abusivi a Ortona, formalmente registrata come una scuola di ballo. L’attività, operante sotto la veste di associazione sportiva dilettantistica, si sarebbe rivelata un locale di pubblico spettacolo, gestendo eventi musicali, serate danzanti, somministrazione di cibo e bevande senza le necessarie autorizzazioni. Per il titolare è scatta la segnalazione all’autorità giudiziaria ed è stata inflitta una multa di 23mila euro. L’operazione condotta dalla polizia amministrativa della questura ha avuto inizio grazie a un accurato monitoraggio dei social network e dei siti web, attraverso i quali sarebbero stati identificati diversi eventi musicali pubblicizzati come feste aperte al pubblico. I controlli hanno permesso di verificare l’organizzazione regolare di serate danzanti, alle quali si poteva accedere previo pagamento di un biglietto. Nonostante l’associazione fosse registrata per finalità di ballo amatoriale, il locale disponeva di un impianto di luci e filodiffusione tipici di una discoteca e di un servizio di ristorazione ai tavoli, trasformandosi in un luogo di spettacolo non autorizzato. Dai controlli è emerso che la gestione dell’associazione eludeva la normativa di sicurezza prevista per i locali pubblici, non rispettando le misure di agibilità e di sicurezza della Commissione di vigilanza comunale. Nel corso dell’intervento della polizia, condotto da un gruppo interforze coordinato dal questore Aurelio Montaruli, con la collaborazione dell’ispettorato territoriale del lavoro di Chieti-Pescara e del Servizio igiene degli alimenti della Asl, è emerso che il titolare della struttura operava in assenza del documento di valutazione dei rischi e senza autorizzazione sanitaria. Scoperto anche l’impiego di tre lavoratori non registrati, tra cui un minorenne.