Muore il velista Di Gregorio
Infarto al circolo nautico di Francavilla, aveva 74 anni.
FRANCAVILLA. Ha concluso la sua vita mentre faceva la cosa che più amava, occuparsi della vela. E’ morto ieri mattina Franco Di Gregorio, 74 anni di Ortona, volto noto del mondo del mare. Presidente da anni del circolo velico di Ortona, era arrivato da poco al circolo nautico di Francavilla, dove avrebbe dovuto arbitrare una regata velica, quando è stato ucciso, così sembra dai primi accertamenti medici, da un infarto fulminante.
Sono le 11 e 15 circa quando Di Gregorio si prepara per salire sulla barca, quella dei giudici, per dirigere la regata della classe 4 e 70 di vela. E’ il tipico orario di inizio per le regate, è il momento in cui si alza il vento e le barche possono meglio gareggiare nel tratto di mare che fronteggia Francavilla. Il malore che risulterà fatale lo coglie all’improvviso, mentre il maestro di vela è nei pressi dell’uscita in mare del circolo velico. Franco Di Gregorio si accascia a terra, con un lamento. Subito dal circolo accorrono i soci, tra di loro c’è un medico. Lo rialzano, Di Gregorio fa qualche altro passo, sembra star meglio, ma smette di camminare. Si tenta di rianimarlo, mentre arrivano i soccorsi del 118 con un’ambulanza e un elicottero. Ma non c’è nulla da fare, l’infarto lo ha stroncato.
Di Gregorio smette di respirare, muore lì, di fronte al mare che ha amato per tutta la vita, in un luogo simbolo della sua grande passione, il circolo nautico. Nel frattempo giungono anche i carabinieri della stazione di Francavilla e della delegazione di spiaggia.
E’ lutto per il mondo della barca a vela, lo sport al quale «Franco dedicava la maggior parte del proprio tempo», come lo ricordano tra le lacrime gli amici. Commercialista, aveva esercitato a lungo la professione nella città di Ortona. Lo sportivo era stato anche insegnante di matematica, come ricordano alcuni conoscenti, tanto che nell’ambito dei circoli sportivi veniva chiamato, a non a caso considerata anche la sua perizia di velista, “il professore”.
Fondatore del circolo velico di Ortona nel 1982, era da allora presidente dell’associazione sportiva, ascritta alla IX zona della Federazione italiana vela, presieduta da Pierluigi Ciammaichella. «E’ stato un padre, eravamo spesso insieme», racconta l’amico Pierluigi, «uno dei pochi ufficiali di regata rimasti in zona. Franco da oltre 40 anni praticava lo sport del mare e ha fatto crescere il circolo con le sue idee e il suo amore incondizionato per lo sport, dando vita a iniziative che hanno permesso alla nostra zona di crescere e di far amare ai più giovani la disciplina del vento». E proprio in una giornata di divertimento, durante la più naturale e piacevole delle sue attività, Franco ha salutato il suo mare per l’ultima volta. Con Francavilla Di Gregorio aveva già collaborato, quando nell’estate 2008 assieme ad altri appassionati aveva dato il proprio contributo per la costituzione dell’associazione sportiva locale “Fraglia Vela Michetti” e per la realizzazione del Palio velico Francesco Paolo Michetti.
Lascia la moglie Anna Maria, «una donna dolcissima», continua Ciammaichella, «che gli ha sempre permesso di coltivare questa sua grande passione in piena libertà» e due figlie, Roberta ed Alessandra. «Fino a pochi minuti prima che ci lasciasse io e lui avevamo parlato di sport e del suo trascorso nell’ambito», racconta un altro dei suoi amici, Raffaele Primavera, «per me era un istituzione, infatti avevo preso appuntamento per martedì prossimo con lui: avrei voluto fargli un’intervista su tutto il suo percorso sportivo, per pubblicarlo su una rivista specializzata nazionale». I funerali celebrati oggi alle 15 nella chiesa di San Giuseppe a Ortona.
Sono le 11 e 15 circa quando Di Gregorio si prepara per salire sulla barca, quella dei giudici, per dirigere la regata della classe 4 e 70 di vela. E’ il tipico orario di inizio per le regate, è il momento in cui si alza il vento e le barche possono meglio gareggiare nel tratto di mare che fronteggia Francavilla. Il malore che risulterà fatale lo coglie all’improvviso, mentre il maestro di vela è nei pressi dell’uscita in mare del circolo velico. Franco Di Gregorio si accascia a terra, con un lamento. Subito dal circolo accorrono i soci, tra di loro c’è un medico. Lo rialzano, Di Gregorio fa qualche altro passo, sembra star meglio, ma smette di camminare. Si tenta di rianimarlo, mentre arrivano i soccorsi del 118 con un’ambulanza e un elicottero. Ma non c’è nulla da fare, l’infarto lo ha stroncato.
Di Gregorio smette di respirare, muore lì, di fronte al mare che ha amato per tutta la vita, in un luogo simbolo della sua grande passione, il circolo nautico. Nel frattempo giungono anche i carabinieri della stazione di Francavilla e della delegazione di spiaggia.
E’ lutto per il mondo della barca a vela, lo sport al quale «Franco dedicava la maggior parte del proprio tempo», come lo ricordano tra le lacrime gli amici. Commercialista, aveva esercitato a lungo la professione nella città di Ortona. Lo sportivo era stato anche insegnante di matematica, come ricordano alcuni conoscenti, tanto che nell’ambito dei circoli sportivi veniva chiamato, a non a caso considerata anche la sua perizia di velista, “il professore”.
Fondatore del circolo velico di Ortona nel 1982, era da allora presidente dell’associazione sportiva, ascritta alla IX zona della Federazione italiana vela, presieduta da Pierluigi Ciammaichella. «E’ stato un padre, eravamo spesso insieme», racconta l’amico Pierluigi, «uno dei pochi ufficiali di regata rimasti in zona. Franco da oltre 40 anni praticava lo sport del mare e ha fatto crescere il circolo con le sue idee e il suo amore incondizionato per lo sport, dando vita a iniziative che hanno permesso alla nostra zona di crescere e di far amare ai più giovani la disciplina del vento». E proprio in una giornata di divertimento, durante la più naturale e piacevole delle sue attività, Franco ha salutato il suo mare per l’ultima volta. Con Francavilla Di Gregorio aveva già collaborato, quando nell’estate 2008 assieme ad altri appassionati aveva dato il proprio contributo per la costituzione dell’associazione sportiva locale “Fraglia Vela Michetti” e per la realizzazione del Palio velico Francesco Paolo Michetti.
Lascia la moglie Anna Maria, «una donna dolcissima», continua Ciammaichella, «che gli ha sempre permesso di coltivare questa sua grande passione in piena libertà» e due figlie, Roberta ed Alessandra. «Fino a pochi minuti prima che ci lasciasse io e lui avevamo parlato di sport e del suo trascorso nell’ambito», racconta un altro dei suoi amici, Raffaele Primavera, «per me era un istituzione, infatti avevo preso appuntamento per martedì prossimo con lui: avrei voluto fargli un’intervista su tutto il suo percorso sportivo, per pubblicarlo su una rivista specializzata nazionale». I funerali celebrati oggi alle 15 nella chiesa di San Giuseppe a Ortona.