Alina Cozac, omicidio o malore? Nominato il super perito

Il compagno sotto processo e le perizie contrastanti di accusa e difesa. La donna romena, di 44 anni, è morta in casa a Spoltore il 22 gennaio 2022
CHIETI. I giudici della Corte d’Assise di Chieti ieri mattina hanno ufficialmente conferito l’incarico per effettuare la superperizia medico-legale sulle cause della morte di Alina Cozac, la romena di 44 anni morta nella sua casa di Spoltore il 22 gennaio 2022, decesso per il quale è attualmente sotto processo il compagno Mirko De Martinis, accusato di omicidio, per il quale l’accusa ha chiesto l’ergastolo, mentre la difesa l’assoluzione piena.
Nella scorsa udienza c’era stata la camera di consiglio, ma poi la Corte era uscita non con la sentenza, ma con una ordinanza per disporre una perizia terza, visto che quella della pubblica accusa (Vittorio Fineschi, Ildo Polidoro e Antonio Maiese) attribuisce la morte a soffocamento, e quella della difesa (Antonio Perna e Maurizio Saliva) a cause naturali. Ieri, in collegamento da Torino c’era Roberto Testi, direttore di medicina legale della Asl di Torino, nominato dalla Corte quale esperto, al quale verrà affiancato un altro perito che dovrà essere ancora nominato.
La Corte ha specificato a Testi i quesiti ai quali dovrà essere data risposta: in particolare accertare «se la natura delle lesività macroscopiche e microscopiche a carico della regione del collo sia compatibile con artefatti prodotti nel corso delle manovre rianimatorie di emergenza (come ha anche sostenuto la difesa ndr), avuto riguardo anche al contenuto degli studi segnalati dalla difesa o di eventuale ulteriore letteratura ritenuta rilevante; se sussistono le patologie pregresse individuate dai consulenti della difesa in sede di analisi istologica e se esse siano idonee ad attivare uno scompenso cardiaco letifero come quello in esame; quale sia il meccanismo letifero prevalente o esclusivo che abbia determinato la morte di Alina Cozac (punto centrale per la Corte per poter emettere una sentenza ndr), in particolare se per deficit respiratorio protratto e intermittente o per stimolazione repentina delle aree riflessogene del collo, associando al giudizio i relativi riscontri tanatologici e istopatologici».
L'esperto ha chiesto 60 giorni per redigere la superperizia, per cui l’udienza è stata aggiornata al 16 luglio quando, dopo il deposito della consulenza, si procederà alla discussione sui risultati cui sarà giunto l'esperto della Corte. Poi si deciderà quando tornare in camera di consiglio per la sentenza.
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