Omicidio Vasto, Balduzzi (Csm): vendetta antitesi della giustizia

9 Febbraio 2017

Il consigliere del Csm interviene sul delitto di Italo D'Elisa, freddato in strada da Fabio Di Lello: "L'Italia dovrebbe porsi con convinzione il problema della giustizia riparativa"

VASTO. «L'Italia, Paese che persegue, secondo il modello costituzionale, pace, giustizia e solidarietà al proprio interno e tra le nazioni, dovrebbe porsi con convinzione il problema della giustizia riparativa», cioè «la promozione di un percorso di relazione tra l'autore del reato e la vittima, i suoi familiari e la società. Un percorso che permetta all'autore del reato di riconoscere l'ingiustizia del male commesso e alla vittima di elaborare il lutto». Lo scrive su Avvenire il consigliere del Csm Renato Balduzzi, prendendo spunto dai commenti che ci sono stati sull'omicidio di Vasto.

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Nei dibattiti sul delitto  «è stata ricorrente la parola "giustizia": ora intesa come obiettivo e movente dell'omicidio ('farsi giustizia da sé'), ora come insieme degli apparati che quel risultato sono preposti a perseguire e che, asseritamente, non avrebbero saputo perseguire con rapidità ('la giustizia lentà)».

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«Implicita, in tali commenti, la concezione della giustizia come risposta al male con una pena, cioè un altro male», osserva Balduzzi, notando come sia stata invece ignorata «la prospettiva di un diverso e complementare modello di giustizia che, dinanzi al male arrecato e al negativo, reagisca in modo positivo, 'secondo il benè», cioè la giustizia riparativa. «Così come la vendetta privata e la legge del taglione sono l'antitesi della giustizia in ogni sua contemporanea accezione, anche la risposta della sola sanzione penale (detentiva) non costituisce integrale giustizia, - conclude il consigliere - se con questa parola intendiamo la manifestazione della pari dignità sociale di ogni consociato: superare la concezione della pena come raddoppio (retribuzione) del male non è mero buonismo o perdonismo,ma è riconoscimento della comune umanità, un'umanità solidale».