Ortona, è polemica sulle dieci concessioni balneari sulle dune
Bando lampo del Comune per gli ombreggi temporanei vicino alla spiaggia di Tollo. Gli ambientalisti: così si distrugge la natura
ORTONA. Il Comune di Ortona ha pubblicato un avviso per l’assegnazione di 10 concessioni demaniali marittime stagionali che ha scatenato le proteste di consiglieri comunali e associazioni ambientaliste. Il presidente della Stazione ornitologica abruzzese, Massimo Pellegrini, evidenzia come le concessioni siano localizzate in aree dunali nei pressi della Stazione di Tollo.
Dai banchi dell’opposizione consiliare, invece, Peppino Polidori, Giorgio Marchegiano ed Emore Cauti insorgono per il breve arco temporale nel quale presentare le candidature e parlando di bando lampo: l’avviso pubblico, infatti, risale al 30 aprile (a cavallo del 1 maggio e delle feste patronali) e le domande devono pervenire entro le 13 di venerdì 10 maggio.
L’APPELLO DEL SOA. «Stop a nuove concessioni balneari ad Ortona, in una delle poche aree ancora non definitivamente artificializzate della costa abruzzese che presenta preziose fasce dunali residue; sì alla revisione di strumenti urbanistici completamente errati che prevedono ombrelloni, strade e percorsi letteralmente sulle dune». Questo l’invito del presidente della Stazione ornitologica abruzzese che critica la decisione dell’amministrazione di aprire a nuove concessioni balneari, seppur stagionali, il tratto di spiaggia antistante la stazione di Tollo. L’obiettivo del Comune è quello di attuare il piano demaniale comunale risalente al 2011: alcune delle aree oggetto del bando non sono «mai state assegnate dal 2011 per carenza di opere di urbanizzazione ma oggi accessibili grazie al completamento della strada denominata Postilli-Riccio e sono finalizzate all’insediamento di stabilimenti balneari, ombreggi, attività sportive e ricreative» recita l’avviso pubblico. «Alcune delle concessioni interessano direttamente punti dove il fratino ha nidificato negli anni scorsi», sottolinea però il presidente Pellegrini. «Si aumenta così l’afflusso di persone e quindi l’impatto antropico, direttamente sulle ultime fasce di dune e sulla rara flora e fauna di questo ambiente sempre più localizzato. Senza considerare le problematiche di afflusso con le auto nella zona e relativi parcheggi», continua il naturalista che rimarca come il piano preveda anche «la prosecuzione della strada fino al Riccio per un paio di chilometri e, nella zona della stazione, pure un percorso pedonale. Entrambe le opere dovrebbero così soppiantare proprio le dune».
CORSA CONTRO IL TEMPO. Dal mondo politico, il consigliere di minoranza Peppino Polidori pone l’accento sul ristrettissimo lasso di tempo disponibile per presentare domanda. «Se proprio il sindaco Leo Castiglione avesse voluto suscitare un vero e diffuso interesse imprenditoriale, avrebbe dovuto disporre l’avviso pubblico a gennaio», commenta. «Tutti ne avrebbero preso atto e gli interessati avrebbero avuto tempo, coraggio e oculatezza imprenditoriale per decidere, presentare domanda senza affanni».
RICHIESTA DI PROROGA. Proprio per dare maggior tempo alla popolazione interessata alla possibilità, ieri mattina i consiglieri Marchegiano e Cauti hanno protocollato una richiesta di proroga del termine per la presentazione delle domande almeno fino al 17 maggio. «Spiace dover constatare che, per demeriti non imputabili alla componente tecnico-amministrativa del nostro Comune», affermano, «sia stata data scarsissima pubblicità all’avviso in questione».
DOVE FARE DOMANDE. Indirizzate all’Ufficio Demanio Marittimo, dovranno pervenire al Comune Ortona - ufficio protocollo, via Cavour 66026 Ortona in plico sigillato. Le informazioni sono riportate sull’avviso pubblico scaricabile dal sito istituzionale dell’ente.