FRANCAVILLA. Per oltre sei anni ha pagato una bolletta della luce per un contatore inesistente. Adesso chiede il rimborso delle somme. A denunciare l'accaduto è Giuseppe D'Onofrio, cittadino italo-svizzero residente a Francavilla in contrada Quercia Notarrocco, che esattamente un anno fa si è reso conto di quello che stava accadendo «per un puro caso», sottolinea.

«Da dicembre 2023 a febbraio 2024 sono stato in Svizzera dai miei figli. Ma al ritorno ho trovato una bolletta molto salata. Esattamente 324 euro di energia elettrica. Sono rimasto perplesso, in quanto nella nostra casa da sempre abbiamo avuto due contatori, uno che serviva piano terra e primo piano e l'altro per il secondo piano. Mentre un contatore era di fatto rimasto fermo, l'altro, nonostante la casa chiusa, aveva lavorato. Fino a consumare quella cifra

Da qual momento D'Onofrio ha fatto partire una serie di accertamenti, scoprendo che, senza alcuna comunicazione e senza la sua volontà, uno dei due contatori era stato rimosso da tempo dalla sua abitazione, adesso alimentata da una sola utenza. Tuttavia, nonostante non fosse più presente, il contatore fantasma per tutto questo tempo ha continuato a “consumare”, dando vita nei mesi ad una fatturazione della quale adesso il malcapitato cittadino chiede il ristoro.

«Ho presentato denuncia alla procura della Repubblica, oltre che essermi rivolto all'associazione dei consumatori», prosegue il residente. «Io non so se si tratta di un mero errore da parte del gestore, se qualcuno si possa esser allacciato abusivamente al mio contatore o cos'altro possa essere accaduto. Quello che però è inconfutabile è che casa mia era alimentata da due utenze, mentre adesso ne è rimasta solo una, senza che io abbia chiesto tale modifica. Nonostante questo, il contatore scomparso continua inspiegabilmente a fatturare, tanto da aver maturato un importo di circa 1.500 euro, che non intendo pagare». E conclude: «Sono venuti dei tecnici dell'Enel, senza però riuscire a chiarire la situazione. Io mi sento preso in giro e voglio andare fino in fondo così da risolvere la questione».