IL PROGETTO
Parco eolico al largo di Vasto, è il primo in mare in Abruzzo
Piano di una società offshore prevede 54 torri su piattaforme galleggianti e a 25 chilometri dalla costa. Contratto di 40 anni. Le carte all’esame della Capitaneria di Ortona per la sicurezza della navigazione
VASTO. Cinquantaquattro aerogeneratori posti su piattaforme galleggianti per una potenza pari a 800 Mw. Sono le caratteristiche del parco eolico offshore che una società milanese vuole installare nel medio Adriatico, nello specchio acqueo di fronte al porto di Punta Penna, ad una distanza di circa 25 chilometri dalla costa. Il progetto, depositato dalla “Np Francavilla Wind srl”, con sede legale a Milano, per la realizzazione e la messa in esercizio dell’impianto per un periodo di 40 anni, è al vaglio della Capitaneria del porto di Ortona per ragioni legate alla sicurezza della navigazione e alla compatibilità delle strutture del parco eolico con le altre attività marittime, ma il ministero delle Infrastrutture ha chiesto alla società di presentare specifica richiesta di autorizzazione al ministero della Transizione ecologica. Se realizzato il parco eolico offshore sarebbe il primo del genere in Abruzzo.
«Non conosciamo il progetto nei dettagli, ma in linea di principio siamo assolutamente favorevoli», commenta Giuseppe Di Marco, presidente regionale di Legambiente, «per noi il tema delle energie rinnovabili è al centro, quindi non possiamo che salutare con favore l’arrivo di un impianto del genere. Mi auguro che tutto il mondo ambientalista condivida questa posizione».
Nei mesi scorsi era stata proprio Legambiente a evidenziare, durante un flash mob effettuato sulla spiaggia della Madonnina a Pescara, che nessuna proposta per la realizzazione di parchi eolici a mare era stata presentata in Abruzzo. Per l’associazione l’energia prodotta dal vento rappresenta la giusta accelerata alla transizione energetica per dare impulso a sviluppo economico ed innovazione. Insomma, l’eolico viene considerato «una grande opportunità», soprattutto in tempi come questi di crisi energetica.
Ma veniamo all’impianto. Il parco offshore sarà ubicato nello specchio acqueo di fronte al porto di Vasto, ad una distanza di 25 chilometri dalla costa. Sarà costituito da 54 aerogeneratori posti su piattaforme galleggianti, di cui 44 con una potenza nominale di 15 Mw ciascuno e 10 con potenza uninominale di 14 Mw . L’impianto sarà connesso alla rete elettrica attraverso tre cavi sottomarini che dalle tre stazioni elettriche di trasformazione si dirigeranno verso il punto di approdo nei pressi della spiaggia di Postilli ad Ortona.
L’istanza avanzata dalla società milanese e la relativa documentazione tecnica a corredo della stessa, rimarranno depositate in copia digitale a disposizione degli interessati presso la Capitaneria di porto di Ortona. Chi è interessato può presentare osservazioni od opposizioni in merito al rilascio della concessione demaniale marittima entro il termine perentorio di trenta giorni.
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