Petizione in Comune per gli autisti licenziati
Vertenza scuolabus: la ditta incaricata del trasporto dei bambini convocata in municipio per domani
LANCIANO. Resta aperta la questione School bus service per il trasporto scolastico. La ditta, accusata da alcuni dipendenti di averli licenziati e sostituiti con altro personale solo perché avevano fatto opposizione al licenziamento, per due volte non si è presentata in Comune pur invitata dapprima informalmente e poi formalmente.
Una nuova convocazione è stata messa in agenda per domani. «Siamo abituati a questo tipo di atteggiamento», fa notare un ex dipendente, «quando avevamo qualche problema e dovevamo contattare l’azienda venivamo rinviati ad altre persone e ad altre date senza mai poter risolvere nulla. Spero che il Comune non si faccia prendere in giro».
Intanto uno dei dipendenti licenziati, Giuseppina Russo, è andata ieri in Comune per un colloquio con il sindaco Mario Pupillo. Al primo cittadino è stata esposta l’intera vicenda e presentata anche una raccolta di firme di decine di mamme che chiedevano il reintegro della Russo come autista per l’ottimo lavoro svolto fino allo scorso anno. La Russo è stata licenziata per fine appalto. Subito è scattata però l’impugnativa del licenziamento. Quando il Comune ha prorogato il servizio di trasporto scolastico alla School Bus per un altro anno, proprio le tre persone che si erano opposte al licenziamento non sono state richiamate al lavoro e le loro mansioni sostituite da altro personale. «Sono stata licenziata ingiustamente solo per aver fatto valere un mio diritto», spiega la donna che ha annunciato di voler ricorrere alle vie legali, «noi siamo dipendenti del Comune e chiediamo una tutela anche da un punto di vista morale oltre che lavorativo all’ente pubblico che ci rappresenta».
La ditta School Bus service, con sede legale ad Afragola, ha svolto il servizio di trasporto scolastico nel Comune di Lanciano dal 2010 fino allo scorso anno scolastico dopo aver vinto una regolare gara d’appalto. I problemi tra i dipendenti però erano emersi quasi subito. Ritardi nei pagamenti degli stipendi, irregolarità nella gestione dei contratti e del monte ore lavorativo e perfino lettere di licenziamento firmate in bianco. La School Bus inoltre non avrebbe mai occupato una sede vera e propria in città così come stabilito nel bando di gara. (d.d.l.)
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