Piano regolatore verso la svolta: «Nuovo progetto dopo 48 anni»

19 Settembre 2022

L’attuale strumento urbanistico risale al 1974: adesso il Comune lavora alla nuova idea di sviluppo  Il presidente del consiglio Febo: «Più attenzione all’ambiente, al centro storico e ai servizi allo Scalo»

CHIETI . Un nuovo piano regolatore generale 48 anni dopo l’ultima volta. Era un’altra città, con altre esigenze, quando il professor Silvano Tintori mise nero su bianco la Chieti del futuro. Successivamente ci sono stati aggiornamenti a quello strumento urbanistico, ma mai uno nuovo. Così, a quasi mezzo secolo di distanza, l’amministrazione comunale teatina sta lavorando ad una nuova idea di città.
LA SVOLTA
L’approvazione del bilancio rimette in moto l’attività volta alla redazione e attuazione del nuovo piano regolatore. «In questi anni la città è cambiata, ma sono cambiate anche le regole e le visioni sulle città», dice il sindaco Diego Ferrara. «È necessario, prima che opportuno, fare questo grande lavoro di modernizzazione. Un’attività che abbiamo iniziato e per cui ringrazio gli uffici tecnici. Ringrazio, inoltre, tutti i motori che sapranno dare un nuovo passo allo sviluppo cittadino e la presidenza del consiglio comunale che ci fa da faro per l’approvazione di tutti i provvedimenti necessari a questo importante percorso. Dopo quello di riequilibrio dei conti, sarà forse quello più strategico e determinante per il nostro futuro».
atteso Dal 1974
Con i fondi previsti in bilancio sarà possibile far procedere il lavoro sull’urbanistica, con l’individuazione delle figure che supporteranno l’amministrazione nel redigere il piano. «Chieti aspetta dal 1974 un nuovo piano regolatore», conferma il presidente del consiglio comunale Luigi Febo, «troppo è cambiato da quando il piano Tintori propose la città del futuro. Noi oggi siamo quel futuro e dobbiamo andare oltre. Peraltro dobbiamo smuovere l’ente da una stasi che dura da troppo tempo, aggiornamenti di quel piano ci furono nel 2008 ad opera dell’amministrazione Ricci che fece una revisione, ma anche da allora a oggi molto è cambiato in termini normativi e soprattutto sulla città».
«VERSO IL FUTURO»
La redazione del piano regolatore secondo il presidente Febo sarà partecipata, in grado di dialogare con il territorio e con tutti gli enti, gli ordini professionali di competenza, le realtà anche associative portatrici di interessi «per costruire insieme un’idea di città capiente per tutti, efficiente e davvero funzionale. In questi mesi», precisa, «non siamo stati con le mani in mano, abbiamo ragionato sull’Unità di piano per attuare un Prg nuovo, moderno e con un occhio puntato al futuro, ma, al contempo, abbiamo anche riorganizzato la sessione del sito comunale dedicata all’Urbanistica e all’edilizia privata sul sito».
CITTÀ PIÙ SOSTENIBILE
Con il neo strumento urbanistico si punta a riscrivere la funzione del centro storico, così come a trovare una nuova funzione ai servizi e all’industria nell’area bassa della città, dove insiste anche l’università. «Il Prg deve fotografare queste nuove esigenze e dargli sfogo creando una città in grado di rispondergli», conclude Febo. «Una Chieti rigenerata, a questo serviranno i milioni intercettati per ridare lustro al nostro patrimonio sia nella parte alta che bassa. Sarà una Chieti sostenibile, con risposte concrete a tutela del suo ambiente, dal contratto di fiume alla ferrovia e anche alle presenze strutturali strategiche come università e ospedali».
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