Piano strategico, a rischio 200 mila euro

Sigismondi (Fdi): progetto bloccato da quattro anni. Molino: intesa sull’arretramento della Statale 16

VASTO. Non sono state le proteste dei sindaci di Cupello e Monteodorisio a far ingranare la marcia sul piano strategico intercomunale, ma una lettera della Regione che invita Vasto e San Salvo (Comune capofila) ad approvare in tempi brevi lo strumento di programmazione territoriale, pena la perdita del finanziamento di 200mila euro stanziato per il pagamento dei progettisti.

Se la Regione dovesse riprendersi il contributo toccherebbe ai Comuni di Vasto e San Salvo liquidare, a proprie spese, le parcelle allo staff di tecnici coordinato dal professor Roberto Mascarucci, ordinario di urbanistica alla facoltà di architettura dell’Università D’Annunzio.

«Questo piano non torna in aula per una chiara volontà politica, ma solo perché c’è una lettera della Regione che ne sollecita l’approvazione», attacca Etelwardo Sigismondi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione assetto del territorio dove il piano è approdato giovedì scorso, «c’è la necessità di dare un’accelerata vista l’impasse che sta caratterizzando l’iter avviato nel 2007 con la firma del protocollo. È dal 2009 che il piano è fermo, chiuso in qualche cassetto, cioè da quando i tecnici hanno riconsegnato il progetto. Tra l’altro non si riesce a capire perché l’amministrazione comunale vuole che l’argomento venga approvato in consiglio comunale senza il preliminare passaggio in giunta, cosa che San Salvo ha fatto nel 2010 sotto la gestione dell’ex sindaco Gabriele Marchese. A nostro avviso manca anche la governance politica: se questo piano è strategico perché è rimasto fermo per tanto tempo?», conclude l’esponente di Fratelli d’Italia, secondo il quale uno strumento di tale portata non può non tenere conto di un ambito territoriale più vasto, con l’inclusione dei comuni di Cupello e Monteodorisio, i cui sindaci, Angelo Pollutri e Ernesto Sciascia hanno protestato nelle scorse settimane per l’esclusione dei due piccoli centri del Vastese che inizialmente erano parte integrante della pianificazione intercomunale.

Polemiche a parte la riunione di giovedì scorso, che ha registrato la presenza del professor Mascarucci e di un altro tecnico, è servita a illustrare il piano ai componenti dell’organismo. «Ci siamo limitati ad un’analisi progettuale», spiega Domenico Molino, presidente della Commissione assetto del territorio, il quale ricorda che sono quattro gli assi strategici: attività produttive, turismo e ambiente, mobilità, qualità della vita. Tra le priorità individuate ci sono l’arretramento della Statale 16 e la pista ciclabile della costa teatina. «Al di là dei distinguo politici ci sono progetti che tutti i componenti condividono», aggiunge Molino, «del resto è difficile che non ci sia l’accordo sull’arretramento della Statale 16».

Anna Bontempo

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