Pochi dottori e macchinari: radiologia a mezzo servizio a Lanciano
Fino a fine mese niente risonanze di pomeriggio. Liste di 16 mesi per le ecografie. Ma il nuovo direttore Sparvieri ha chiesto alla Asl di potenziare il reparto
LANCIANO. Le risonanze magnetiche? Di pomeriggio fino alla fine del mese di novembre non si possono fare. Le ecografie? L’attesa è di 16 mesi: prenoti oggi e l’esame lo fai per marzo 2016 perché il macchinario è obsoleto e c’è carenza di personale. I raggi al torace? Si fanno con macchinari non specifici, che comunque sono di ottima qualità, perché il macchinario “dedicato” è rotto da un mese e solo ieri è stata firmata la delibera per ripararlo, nonostante la segnalazione del guasto alla Asl sia stata fatta tempestivamente.
È allarme nel servizio di Radiologia dell’ospedale Renzetti dove mancano medici e ci sono macchinari, come l’ecografo, ormai più che vecchi. La richiesta di medici è ormai una costante per molti reparti frentani, in questo caso la richiesta è stata più volte reiterata ma invano. Mancano 3-4 medici, un dramma per un’unità che ha una notevole mole di lavoro tra utenti interni ed esterni. Un problema che porta a dover ridurre le sedute di alcuni esami con danni per gli unteti costretti o ad emigrare a Chieti e Vasto oppure a rivolgersi ai privati, sborsando,ad esempio 60 euro per un’ecografia o 120 per una risonanza. Esami che al Renzetti si farebbero dopo un’attesa rispettivamente di 482 giorni e di 204 giorni.
Il nuovo direttore dell’Unità operativa di Radiologia del Renzetti, che comprende anche la radiologia dell’ospedale San Camillo di Atessa, Antonio Sparvieri, ha chiesto alla Asl di intervenire. Per la carenza di medici nel mese in corso la risonanza resterà chiusa tutti i pomeriggi e anche tre mattine. Un danno per gli utenti e la Asl visto che a Lanciano c’è una delle risonanze migliori e tecnologicamente avanzate dell’intera azienda. E non ci sono alternative poiché i medici in servizio fanno già gli straordinari e lo stesso primario si divide tra Lanciano e Atessa.
Per le ecografie la situazione non è migliore. La mancanza di medici porterà la sala ecografica a restare chiusa per 6 giorni. Qui al problema dei medici si somma anche quello del macchinario: ha quasi 20 anni e a stento assicura esami a ricoverati, esterni, agli utenti del pronto soccorso, ai neonati e anche a coloro che eseguono le visite a pagamento. Dell’arrivo di un nuovo ecografo si parla da anni. Pare che la delibera per l’acquisto sia stata sbloccata - i soldi ci sono dal 2011- e si spera che la Asl la firmi subito, in modo che l’ecografo possa arrivare come regalo natalizio. Assieme ad almeno due medici. La Asl dovrebbe assumere 9 radiologi e si spera che almeno due di essi possano essere dirottati a Lanciano dove sono raddoppiate le sedute per le mammografie - se ne fanno 255 a settimana - e dove ora si possono finalmente ritirare i referti anche di pomeriggio: il martedì e il giovedì dalle 15 alle 17.
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