CHIETI
Precari della sanità: a settembre in 150 rischiano di restare a casa / VIDEO
Operatori socio-sanitari della Asl in protesta: "Un paese senza memoria dove si passa da eroi a disoccupati"
CHIETI. Hanno lavorato durante il periodo difficile del Covid, sono stati indispensabili per interi reparti degli ospedali della provincia teatina, ma ora la Asl Lanciano Vasto Chieti non vuole prorogare loro i contratti.
A settembre prossimo, alla scadenza dei contratti precari, circa 150 operatori socio-sanitari (Oss) potrebbero restare senza lavoro.
Per questo una cinquantina di loro questa mattina è andata davanti alla sede della direzione generale Asl manifestando al grido di "stabilizzazione".
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La protesta è stata organizzata da quattro sigle sindacali: Fp Cgil, Nursind, Nursing up e Usb. "Il paradosso", dicono i rappresentanti sindacali, "è che oltre alla carenza di personale, se la Asl2 non provvederà in via del tutto eccezionale a prorogare i contratti in scadenza al 30 settembre, avremo anche 150 disoccupati. Un paese senza memoria dove si passa da eroi a disoccupati; il ringraziamento doveroso per chi ha gestito la pandemia in modo encomiabile pagando un prezzo altissimo anche in termine di contagi. Una situazione senza senso, se si torna indietro di soli 2 anni, dove tutte le storture emerse durante la pandemia, a partire dalla carenza di personale, non hanno insegnato nulla, anzi oggi addirittura mettono gli uni contro gli altri, precari e idonei".