«Provincia pronta per l’emergenza cinghiali»
Il presidente Di Giuseppantonio: i sindaci presentino le richieste per consentire gli abbattimenti
CHIETI. «Abbiamo adottato in giunta, con la delibera 218 del 26 luglio scorso, un piano di prelievo in emergenza dei cinghiali immediatamente operativo e ci apprestiamo ad approvare in consiglio provinciale il programma triennale per il controllo dei cinghiali». Lo sostiene il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio. «Non è un mero annuncio politico, ma una risposta ponderata dalla presenza eccessiva dei cinghiali sul territorio provinciale che va arginata, considerati i gravi danni che questi animali arrecano alle colture e agli allevamenti oltre agli incidenti che causano sulle strade».
Il presidente Di Giuseppantonio interviene in risposta alle critiche, ritenute «propagandistiche e infondate» sollevate da esponenti politici dell’opposizione che attaccano l’amministrazione provinciale, accusata di essere inadempiente, ironizzando sulle ferie del personale o additando di inefficacia i contenuti della delibera. «Una polemica inutile si è innescata con l’unico effetto di sottovalutare l’impegno della Provincia nel risolvere un problema complesso e in particolare del Settore caccia che ha lavorato alacremente per affinare la procedura, anche a discapito delle ferie. Non corrisponde al vero che la delibera non è stata ufficialmente comunicata ai Comuni dalla Provincia. Stiamo parlando di un atto pubblico e come tale pubblicato sul sito istituzionale dell’ente a cui tutti possono accedere. Non solo: attraverso una conferenza stampa abbiamo spiegato i punti salienti della delibera di giunta e la rete operativa predisposta per intervenire, coordinata dalla polizia provinciale. Ha fatto seguito una nota trasmessa via pec, ovvero con posta elettronica certificata lo scorso 14 agosto, con la quale sono stati edotti sindaci, prefetto, Atc, associazioni di agricoltori, polizia provinciale e Corpo forestale dello Stato, della delibera e di tutte le informazioni utili all’attivazione corretta del prelievo in emergenza e sono stati persino forniti modelli da compilare in modo da agevolare le proposte di intervento».
Per Di Giuseppantonio «le richieste per essere prese in considerazione devono essere circoscritte e chiare, in modo da consentire l’abbattimento mirato dei cinghiali e in assoluta sicurezza: il selecontrollo ha regole e modalità da rispettare stabilite dal regolamento Ispra. Non è una battuta di caccia indiscriminata come qualcuno vuole far intendere e, tra l’altro, non è neanche antieconomica perché l’ente si avvale delle guardie venatorie volontarie, addestrate, per effettuare il prelievo. Inoltre, le ragioni dell’intervento sono legate esclusivamente alla tutela dell’agricoltura e dell’allevamento».
©RIPRODUZIONE RISERVATA